Eurocamera: approvata l’immunità per Ilaria Salis dalla Commissione competente

Veronica Robinson

Settembre 23, 2025

La Commissione Giuridica del Parlamento Europeo, nota come JURI, ha recentemente espresso il proprio parere riguardo alla richiesta di revoca dell’immunità dell’eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. Il voto, avvenuto il 20 settembre 2025, ha visto prevalere i contrari con 13 voti contro 12, con un ruolo decisivo giocato dai membri del Partito Popolare Europeo. Tuttavia, questo voto non rappresenta l’ultima parola sulla questione, poiché la decisione finale sarà presa dall’Aula plenaria, un passaggio previsto per la prima settimana di ottobre.

La reazione di Ilaria Salis

Ilaria Salis ha commentato con entusiasmo il risultato del voto della Commissione, definendolo un “segnale importante e positivo”. Ha sottolineato come la decisione di mantenere la sua immunità rappresenti una difesa dell’indipendenza del Parlamento Europeo e un rifiuto della richiesta avanzata dal governo ungherese. Salis ha affermato di avere “piena fiducia” che l’Aula confermerà questa scelta, evidenziando l’importanza del rispetto dello stato di diritto e delle garanzie democratiche. Ha anche chiarito che difendere la propria immunità non significa sottrarsi alla giustizia, ma piuttosto proteggersi da una persecuzione politica da parte del regime di Viktor Orbán. L’eurodeputata ha espresso il desiderio che le autorità italiane possano aprire un procedimento a suo carico, come lei stessa auspica.

Il parere degli avvocati

Gli avvocati di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, hanno commentato il voto della Commissione, affermando che non erano presenti le condizioni per garantire un processo equo in Ungheria. Hanno sottolineato come la normativa sull’immunità parlamentare sia stata interpretata correttamente, tenendo conto delle problematiche legate alla violazione dello stato di diritto nel paese ungherese. Questa posizione riflette una preoccupazione più ampia riguardo all’andamento della giustizia in Ungheria e alla protezione dei diritti dei parlamentari europei.

Le reazioni dal governo ungherese

Balazs Orban, direttore politico dell’ufficio del premier ungherese, ha espresso forte disappunto per la decisione della Commissione. In un post sui social media, ha accusato il Parlamento Europeo di aver scelto di proteggere Ilaria Salis a scapito della giustizia. Ha denunciato come il Parlamento abbia salvaguardato la propria protetta, dimostrando di dare priorità alla lealtà politica piuttosto che alla giustizia. Orban ha evidenziato che Salis ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles, mentre le autorità ungheresi l’hanno arrestata e incriminata.

Le opinioni politiche in Italia

Matteo Salvini, vice premier e segretario della Lega, ha commentato la decisione della Commissione con una forte critica. Attraverso i social media, ha affermato che “chi sbaglia non paga”, riferendosi alla conferma dell’immunità per Salis. Nel suo post, ha incluso un’immagine di Salis accompagnata da un messaggio di disapprovazione. Salvini ha ribadito la sua posizione, sottolineando che il voto decisivo in Aula si terrà a ottobre, e ha espresso il suo disappunto per il risultato ottenuto dalla Commissione.

La battaglia per la democrazia

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, membri di Avs, hanno ringraziato i parlamentari della Commissione JURI per aver bocciato la richiesta di revoca dell’immunità. Hanno sostenuto che Ilaria Salis ha sempre manifestato la volontà di affrontare un processo giusto, ma hanno evidenziato come questo non possa avvenire in Ungheria, dove, secondo loro, il governo di Orbán ha già predisposto una condanna. Hanno descritto la situazione di Salis come una battaglia per la democrazia e lo stato di diritto in Europa.

In un’intervista rilasciata a Corriere.it, Ilaria Salis ha ribadito la sua richiesta di essere processata in Italia, affermando che il verdetto in Ungheria sarebbe già stato deciso. Ha chiesto al governo di Giorgia Meloni di garantire che il processo si svolga in Italia, esprimendo la sua convinzione che ciò sia possibile.

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