Le borse europee mostrano un atteggiamento cauto nelle contrattazioni odierne

Veronica Robinson

Settembre 23, 2025

L’apertura dei mercati europei del 3 gennaio 2025 si presenta con segnali di moderato ottimismo. Tra le principali piazze finanziarie, Francoforte registra un incremento dello 0,44%, seguita da Parigi con un +0,20%. Milano, dopo un avvio promettente, ha mostrato una flessione, scivolando a un –0,2%.

Andamento di piazza affari

Nella giornata precedente, il 2 gennaio, Piazza Affari aveva chiuso con un incremento del 0,26%, risultando la migliore tra le borse europee. Questo miglioramento è stato influenzato dalla revisione positiva del rating dell’Italia da parte dell’agenzia Fitch, che ha contribuito a stimolare la fiducia degli investitori.

Acquisizione di mediobanca

Un altro evento significativo è stata la chiusura dell’operazione di acquisizione di Mediobanca da parte di Montepaschi, che ha ottenuto l’86,3% delle azioni di Piazzetta Cuccia. Al momento, i titoli delle due banche mostrano performance contrastanti: Montepaschi guadagna lo 0,2%, mentre Mediobanca registra una caduta significativa, perdendo oltre due punti percentuali con un –2,50%.

Situazione delle borse asiatiche

Le borse asiatiche, invece, presentano un quadro misto nella mattinata del 3 gennaio. Tokyo è rimasta chiusa per festività, mentre le piazze cinesi hanno mostrato tendenze negative. La Corea del Sud, tuttavia, ha raggiunto i suoi massimi storici, con il Kospi che segna un +0,51%, grazie a notizie positive provenienti dagli Stati Uniti e dal settore tecnologico.

Massimo storico del nasdaq

Il Nasdaq, nella serata del 2 gennaio, ha chiuso a un nuovo massimo storico con un incremento del 0,70%, sostenuto dall’annuncio che Nvidia, leader nel settore dei microchip, è pronta a investire 100 miliardi di dollari in OpenAI. Questo sviluppo continua a mettere in evidenza l’impatto dell’intelligenza artificiale sui mercati finanziari.

Andamento delle materie prime

Nel settore delle materie prime, il petrolio ha registrato un calo sui mercati asiatici, con il prezzo che scende a 62 dollari al barile, sia per il Brent che per il WTI. Tuttavia, l’oro si conferma il vero protagonista dei mercati, raggiungendo un record di 3755 dollari l’oncia. Da maggio, il metallo prezioso ha visto un incremento di oltre il 14%, mentre dall’inizio dell’anno l’aumento si attesta attorno al 34%.

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