I bombardamenti israeliani su Gaza continuano incessantemente, causando un bilancio tragico di almeno 37 morti in sole 24 ore, secondo quanto riportato da fonti mediche locali. In un contesto di crescente tensione, il gruppo militante Hamas ha contattato l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, proponendo il rilascio della metà degli ostaggi in cambio di una tregua della durata di 60 giorni.
Situazione drammatica a Gaza City
La situazione a Gaza City è drammatica, con le bombe che cadono incessantemente. Una madre, in preda alla disperazione, cerca la sua bambina di cinque anni, Noor, rimasta intrappolata sotto le macerie. “Portatemi Noor, ho solo lei. Dov’è?”, grida il padre, mentre le urla di dolore riempiono l’aria. La famiglia, sfollata dal quartiere di Zeitoun, non è riuscita a trovare una via di fuga. Purtroppo, Noor viene ritrovata, ma la sua vita, il cui nome significa “luce“, si spegne poco dopo a bordo di un’ambulanza. “Il mondo ha messo la firma per farci morire qui”, afferma Farid, un uomo intrappolato in questa terribile situazione.
Avanzata dei carri armati israeliani
I carri armati israeliani avanzano nel quartiere di Sheikh Radwan e nel nord di Gaza City, mentre le forze militari si muovono anche da sud-est verso ovest. Le fonti mediche confermano che il numero delle vittime supera le 35 unità . Le immagini fornite dai cameraman palestinesi, i soli presenti sul campo, documentano la devastazione. Migliaia di sfollati si riversano nel centro della Striscia di Gaza, a Zawaida, utilizzando ogni mezzo disponibile, dalle ciabatte ai carretti, fino ai veicoli a tre e quattro ruote. Anche in questa zona, l’esercito israeliano ha colpito, e tra le vittime figura un bambino di soli due anni, il cui corpicino è stato avvolto in un sacco di plastica.
Proteste a Gerusalemme
A Gerusalemme, le famiglie degli ostaggi si radunano davanti alla residenza del primo ministro Netanyahu in segno di protesta in occasione del capodanno ebraico. Tra i manifestanti, Vicky Cohen, madre di Nimrod, ha ripetutamente chiesto la fine del conflitto. Nel frattempo, Hamas ha diffuso un video di uno degli ostaggi e, tramite il Qatar, ha offerto a Trump il rilascio di metà degli ostaggi in cambio di una tregua di 60 giorni.