Onu, Parigi ufficializza il riconoscimento della Palestina. Hamas: “Libereremo metà degli ostaggi in cambio di 60 giorni di tregua”

Rosita Ponti

Settembre 23, 2025

Emmanuel Macron, presidente della Francia, ha espresso la sua posizione fermamente contraria alla guerra, dichiarando che “niente giustifica più la guerra” e annunciando la disponibilità della Francia a partecipare a una missione di stabilizzazione nella regione. Queste affermazioni sono state rilasciate durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, il 23 settembre 2025. Durante il suo discorso, Macron ha notato l’assenza di rappresentanti di Israele e degli Stati Uniti, mentre la situazione a Gaza continua a deteriorarsi con bombardamenti che hanno causato la morte di ulteriori 37 persone nelle ultime 24 ore.

La situazione a Gaza: un bilancio drammatico

Nella Striscia di Gaza, la situazione è diventata sempre più critica. Secondo quanto riportato dall’emittente libanese Al Mayadeen, le operazioni militari israeliane hanno provocato almeno 37 vittime nella notte scorsa. L’artiglieria israeliana ha colpito i quartieri orientali e meridionali di Gaza City, contribuendo all’intensificazione delle violenze in corso. Questo attacco fa parte di un’offensiva di terra avviata da Israele, mirata a ottenere il controllo totale della città. La popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto, mentre la comunità internazionale si trova a fronteggiare una crisi umanitaria senza precedenti.

Giorgia Meloni a New York per l’Assemblea delle Nazioni Unite

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, è atterrata a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il suo intervento è previsto per il 24 settembre 2025, dove affronterà tematiche cruciali legate alla situazione in Medio Oriente. Al suo arrivo, Meloni è stata ricevuta da rappresentanti diplomatici italiani, tra cui Maurizio Massari, Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite. Durante le sue giornate a New York, la presidente parteciperà anche a dibattiti di alto livello e avrà incontri bilaterali con leader internazionali.

Appello dell’Arabia Saudita per il riconoscimento della Palestina

Il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché riconosca ufficialmente lo Stato palestinese. Questo appello è giunto dopo l’annuncio di Macron riguardo al riconoscimento della Palestina da parte della Francia. Al Saud ha sottolineato che il riconoscimento della Palestina è un passo fondamentale per sostenere gli sforzi per una soluzione pacifica del conflitto, evidenziando l’importanza della coesistenza tra israeliani e palestinesi.

Macron all’ONU: un appello alla pace

Durante il suo intervento all’ONU, Macron ha ribadito che “nulla giustifica più la guerra a Gaza” e ha esortato a trovare una soluzione per interrompere il ciclo di violenza. Ha evidenziato la necessità di proteggere le vite di entrambe le popolazioni e ha chiesto un riconoscimento reciproco dei diritti. Il presidente francese ha anche menzionato la questione degli ostaggi detenuti da Hamas e ha chiesto un cessate il fuoco immediato.

La risposta dell’Italia alla crisi di Gaza

Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha partecipato alla Conferenza sui due Stati all’ONU, sottolineando l’importanza di una tregua e di una soluzione pacifica al conflitto. Tajani ha evidenziato l’impegno dell’Italia nel fornire aiuti umanitari alla popolazione palestinese e ha condannato l’occupazione della Striscia di Gaza. Ha anche esortato a interrompere il ciclo di violenza e a garantire l’accesso umanitario per i civili.

Il videomessaggio di Mahmoud Abbas all’ONU

Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha inviato un videomessaggio all’ONU in cui ha invitato Hamas a deporre le armi e ha condannato gli attacchi contro Israele del 7 ottobre 2023. Abbas ha affermato che Hamas non avrà alcun ruolo nel governo e ha richiesto la consegna delle armi all’Autorità Nazionale Palestinese.

Hamas e la richiesta di tregua a Trump

Hamas ha contattato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, chiedendo un cessate il fuoco di 60 giorni in cambio del rilascio di metà degli ostaggi. La lettera è attualmente trattenuta dal Qatar e verrà consegnata a Trump nei prossimi giorni, mentre la situazione a Gaza continua a deteriorarsi con le operazioni militari israeliane in corso.

Condanna libanese per l’uccisione di civili

Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato l’uccisione di quattro civili, tra cui un padre e i suoi tre figli, in un attacco aereo israeliano nel sud del Libano. L’incidente ha suscitato forti reazioni e ha portato l’esercito israeliano a dichiarare di aver aperto un’inchiesta sull’accaduto.

Riconoscimento della Palestina: il panorama attuale

Nel 2025, circa 151 dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno riconosciuto la Palestina come Stato. Recentemente, Gran Bretagna, Australia e Canada hanno formalizzato il loro riconoscimento, mentre altri Paesi sono pronti a fare lo stesso durante l’Assemblea Generale. Tuttavia, Stati Uniti e Italia, tra gli altri, continuano a non riconoscere ufficialmente la Palestina.

×