Proteste per Gaza: scontri alla Stazione Centrale di Milano, tre arresti e 60 agenti feriti

Veronica Robinson

Settembre 23, 2025

Decine di migliaia di manifestanti hanno preso parte a uno sciopero generale a sostegno della popolazione di Gaza, organizzato dalle sigle sindacali di base in tutta Italia il 22 settembre 2025. A Milano, la situazione è degenerata in caos: alla stazione Centrale, gli scontri tra manifestanti e polizia hanno portato alla distruzione della vetrata dell’entrata principale. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni per disperdere i dimostranti, risultando in oltre una decina di fermi, di cui tre sono stati arrestati. Circa 60 esponenti delle forze dell’ordine hanno riportato ferite, con 23 di loro già trasportati in ospedale. La reazione del mondo politico è stata unanime, con condanne che sono arrivate da figure come Giorgia Meloni e Elly Schlein. Tensioni si sono registrate anche nei pressi del consolato americano, dove è stata bruciata una bandiera statunitense. Secondo le prime stime, oltre cinquantamila persone hanno manifestato a Roma, mentre i porti di Genova, Livorno e Marghera (Venezia) sono rimasti bloccati. A Bologna, un gruppo di manifestanti ha interrotto il traffico sull’autostrada A14, mentre in altre città come Firenze e Bologna si sono registrati blocchi e occupazioni in diverse università.

Milano: scontri e tensione alla stazione centrale

A Milano, il corteo è partito da piazza Cadorna con migliaia di partecipanti. Lo slogan predominante era “Bloccheremo tutto, stop al genocidio”. Durante la manifestazione, alcuni dimostranti hanno bruciato una bandiera americana davanti all’ambasciata. Nel primo pomeriggio, la situazione è degenerata alla stazione Centrale, dove le forze di polizia hanno dovuto lanciare lacrimogeni per disperdere i manifestanti che avevano invaso l’atrio. Il fumo ha invaso la zona, costringendo numerosi turisti a scavalcare i cancelli per fuggire. I manifestanti, in un atto di provocazione, hanno utilizzato idranti contro le forze dell’ordine. Scritte contro la polizia sono apparse agli ingressi della metro. Gli scontri sono continuati in via Pisani, dove i manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie, mentre la polizia ha risposto con ulteriori lacrimogeni.

Tre arresti disposti dal pubblico ministero a Milano

A Milano, tre manifestanti sono stati arrestati dalla polizia dopo gli scontri avvenuti alla stazione Centrale. Le accuse includono resistenza e danneggiamento aggravato, su disposizione del pubblico ministero Elio Ramondini della Procura diretta da Marcello Viola. Anche due minorenni sono stati indagati dalla Procura per i minorenni. Questi arresti sono il risultato dei primi accertamenti condotti dalla Digos, dopo che otto persone erano già state accompagnate in questura nel tardo pomeriggio.

Roma: corteo e occupazione della tangenziale est

A Roma, il corteo a sostegno della Palestina è partito da Piazza dei Cinquecento e ha raggiunto Porta Maggiore, occupando la Tangenziale Est. Durante il tragitto, il numero dei partecipanti è aumentato, superando le 50mila unità secondo le stime degli organizzatori. Alcuni studenti che partecipavano al corteo hanno cercato di occupare la Facoltà di Lettere della Sapienza, esprimendo il desiderio di rimanere in vista del Senato accademico previsto per martedì. Nonostante l’occupazione, alcune aule hanno continuato a svolgere le discussioni delle tesi di laurea.

Napoli: studenti in piazza e blocchi ferroviari

A Napoli, migliaia di studenti si sono radunati in piazza Mancini per dirigersi verso piazza Municipio nel corso della manifestazione per Gaza. Durante il corteo, alcuni dimostranti hanno bruciato foto di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu come forma di protesta. Le manifestazioni hanno causato forti ritardi nei treni in arrivo e in partenza dalla Stazione Centrale, dove un gruppo di manifestanti ha occupato alcuni binari, bloccando parzialmente la circolazione.

Mobilitazioni in tutta Italia: da nord a sud

Le manifestazioni si sono estese in tutta Italia, con presidi e cortei in città come Torino, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Pisa, Livorno, Perugia, Terni, Bari e Palermo. A Torino, circa 10mila persone hanno sfilato nel centro, mentre a Venezia il corteo ha cercato di accedere al porto commerciale. A Trieste, tensioni si sono verificate tra manifestanti e forze dell’ordine, con lanci di sassi e lacrimogeni. A Genova, centinaia di persone hanno bloccato i varchi portuali nonostante la pioggia. A Bologna, il traffico è stato interrotto sull’autostrada A14, e a Firenze e Pisa i manifestanti hanno bloccato le principali arterie stradali. A Bari, il corteo si è svolto pacificamente, mentre a Palermo migliaia di studenti hanno sfilato all’insegna di slogan contro la guerra. Anche i dipendenti del Vaticano hanno aderito alla mobilitazione, esprimendo il loro sostegno alla pace in Medio Oriente.

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