Quarant’anni dall’assassinio di Giancarlo Siani: il monito di Mattarella sui giornalisti e la libertà di stampa

Veronica Robinson

Settembre 23, 2025

Il 2025 segna un importante anniversario per la memoria collettiva italiana. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una dichiarazione in occasione del quarantesimo anniversario dell’assassinio di Giancarlo Siani, un giornalista ucciso dalla camorra per il suo coraggio nel denunciare le attività criminali e i conflitti interni dei clan.

Il segno indelebile nella storia

Il tragico evento, avvenuto nel 1985, ha lasciato un segno indelebile nella storia della Repubblica. Mattarella ha sottolineato come la figura di Siani continui a vivere tra coloro che si oppongono all’oppressione mafiosa e tra i colleghi giornalisti che ogni giorno si battono per la libertà di espressione e per il diritto di cronaca. La sua eredità è un richiamo alla lotta contro le ingiustizie e a favore della legalità, valori che hanno caratterizzato il suo operato.

Il lavoro di un cronista coraggioso

Il Presidente ha descritto Siani come un uomo animato da un forte senso di giustizia sociale, il cui lavoro come cronista per il quotidiano “Il Mattino” e altre testate era intrinsecamente legato a principi di umanità e civismo. La sua missione di far luce sulla realtà criminale, che la camorra cercava di nascondere, rappresentava un tentativo di liberare il territorio dalla morsa delle attività illecite che ne soffocano lo sviluppo e la vita quotidiana.

La lotta per la giustizia

Mattarella ha evidenziato come le verità svelate da Siani siano state la causa della sua spietata uccisione. Tuttavia, il percorso giudiziario che ha portato alla condanna degli esecutori e dei mandanti dell’omicidio dimostra che la giustizia può prevalere anche contro il crimine organizzato.

Il ricordo dei giornalisti caduti

Il ricordo di Giancarlo Siani riporta alla mente anche la sorte di molti altri giornalisti che hanno perso la vita per aver osato raccontare la verità, esponendosi a violazioni dei diritti umani, aggressioni e conflitti. L’assassinio dei giornalisti rappresenta un attacco alle libertà fondamentali della società, una parte essenziale della comunità che non può essere dimenticata. La dichiarazione di Mattarella serve da monito e da stimolo per continuare a difendere i valori di libertà e giustizia, in onore del sacrificio di chi ha pagato con la vita il prezzo della verità.

×