Ventisei individui sono stati arrestati nel corso dell’operazione “Res Tauro”, condotta contro la cosca Piromalli. Nella mattinata del 10 gennaio 2025, i carabinieri del ROS, insieme ai militari del Comando provinciale, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Accuse e reati
Gli arrestati sono accusati di una serie di reati gravi, tra cui associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione illegale di armi e munizioni, turbata libertà degli incanti, favoritismi personali e trasferimento fraudolento di valori. Questi reati sono aggravati dal metodo mafioso, evidenziando la pericolosità e l’influenza del clan nel territorio.
Attività investigativa
Le indagini, condotte dalla DDA di Reggio Calabria, hanno permesso di ricostruire in dettaglio gli assetti e le attività illecite del clan Piromalli, considerato un attore chiave nel panorama criminale della regione. Gli investigatori hanno utilizzato una combinazione di intercettazioni telefoniche, testimonianze e analisi finanziarie per raccogliere prove solide contro i membri della cosca.
Impatto dell’operazione
Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la mafia in Calabria, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare l’influenza delle organizzazioni criminali. L’operazione “Res Tauro” non solo mira a colpire i vertici della cosca, ma anche a interrompere le loro attività illecite, contribuendo così a ripristinare la legalità e la sicurezza nella regione.