L’ampia partecipazione alle manifestazioni in favore di Gaza, unita agli scontri avvenuti a Milano, ha generato un acceso dibattito tra le forze politiche italiane. Nella giornata di ieri, il 3 ottobre 2025, le reazioni non si sono fatte attendere, dando vita a un intenso scambio di opinioni.
La premier, Giorgia Meloni, ha scelto i social media per esprimere il suo disappunto nei confronti delle “violenze e distruzioni“, sottolineando che tali atti non hanno nulla a che vedere con la vera solidarietà . Meloni ha affermato che questi eventi non cambieranno la situazione a Gaza, ma avranno ripercussioni dirette sui cittadini italiani, che dovranno affrontare i danni causati da questi “teppisti“. La premier ha inoltre espresso solidarietà alle forze dell’ordine, esortando gli altri partiti a condannare gli incidenti verificatisi.
Dall’altra parte, le opposizioni, rappresentate dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, hanno invitato a fare una distinzione tra le violenze avvenute a Milano e le manifestazioni pacifiche. I partiti di minoranza hanno accusato il governo di evitare il dibattito parlamentare riguardo alla situazione a Gaza. Giovedì 5 ottobre, il ministro Antonio Tajani sarà presente per comunicare le posizioni del governo, ma non sarà presente la premier. Le opposizioni hanno minacciato di ostacolare i lavori parlamentari, evidenziando l’anomalia della mancanza della premier in un momento così cruciale.
Schlein ha dichiarato di condannare senza riserve la devastazione della stazione di Milano e il ferimento di sessanta agenti. Ha chiesto a Meloni di fare lo stesso, sottolineando che il governo deve affrontare le violenze politiche. Conte ha ribadito la posizione del Movimento 5 Stelle, sottolineando l’importanza di concentrarsi sul grido di aiuto per fermare il genocidio a Gaza, richiedendo misure concrete e il riconoscimento della Palestina.
Le preoccupazioni per le prossime manifestazioni
Il dibattito si è esteso anche alle prossime mobilitazioni a favore di Gaza, con un fitto calendario di eventi che culmineranno nella grande manifestazione nazionale prevista a Roma il 4 ottobre. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha messo in guardia riguardo a un possibile aumento della violenza, segnalando la presenza di “facinorosi” che potrebbero sfruttare la sensibilità generale sul tema della Palestina per compiere atti violenti.
Piantedosi ha assicurato che il governo garantirà la libertà di manifestazione, ma ha chiarito che la violenza non sarà tollerata. Questa distinzione non è sempre facile da applicare, soprattutto quando eventi di grande partecipazione attirano cittadini pacifici. Per questo motivo, il ministro ha invitato gli organizzatori a mantenere una chiara separazione tra le loro azioni e quelle di chi intende sfruttare la situazione per compiere atti di violenza.
Il governo sta valutando di autorizzare le manifestazioni in luoghi che permettano un adeguato controllo dell’ordine pubblico. Senza una risoluzione della crisi a Gaza, le piazze italiane continueranno a essere teatro di tensioni, richiedendo una vigilanza costante da parte delle forze dell’ordine per prevenire infiltrazioni violente.