Jimmy Kimmel è tornato in onda con il suo programma ‘Jimmy Kimmel Live!’ il 23 settembre 2025, dopo una pausa di sei giorni imposta dalla rete ABC. La ripresa è avvenuta in un’atmosfera carica di emozione, con il conduttore che ha affrontato il pubblico con un monologo denso di significato e riflessione, segnato da un tono inusuale per il noto presentatore.
Le scuse in diretta televisiva
Kimmel, visibilmente commosso, ha avviato il suo intervento scusandosi per le controversie generate dai suoi commenti sull’omicidio dell’attivista conservatore Charlie Kirk. Con la voce tremante, ha chiarito di non avere mai inteso ridicolizzare la tragedia, né di attribuire responsabilità a specifici gruppi politici. “Non c’è nulla di divertente in questo”, ha dichiarato, ricevendo una calorosa standing ovation dal pubblico presente. La situazione ha sollevato un ampio dibattito a livello nazionale riguardo al delicato equilibrio tra satira politica, libertà di espressione e le pressioni esercitate dalle istituzioni. Kimmel ha quasi versato lacrime nel sottolineare che il suo intento non era quello di scherzare sull’omicidio di Kirk. “Non ho alcuna illusione di poter cambiare l’opinione di qualcuno, ma voglio chiarire che non è mai stata mia intenzione prendere alla leggera l’omicidio di un giovane”, ha affermato, evidenziando che il messaggio che voleva trasmettere era esattamente opposto.
La sospensione di ABC e le polemiche negli Stati Uniti
La decisione di sospendere Kimmel era stata comunicata da ABC il 17 settembre 2025, in seguito a reazioni negative per le sue battute, percepite come un tentativo di politicizzare l’omicidio. Le pressioni non sono arrivate solo dal pubblico, ma anche dall’ente federale delle comunicazioni, con il presidente della FCC, Brendan Carr, che ha accusato Kimmel di aver “ingannato il pubblico americano”. Inoltre, i gruppi di emittenti Nexstar e Sinclair, che rappresentano una parte significativa delle affiliate ABC, hanno annunciato che non avrebbero trasmesso il programma al suo ritorno. Questa decisione ha innescato un acceso dibattito, con diversi esponenti del mondo dello spettacolo che hanno espresso solidarietà al conduttore. Nel contempo, alcuni spettatori hanno reagito annullando i loro abbonamenti alle piattaforme di streaming di Disney, la società madre di ABC.
Kimmel, durante il suo intervento, ha lodato la vedova di Kirk, la quale ha pubblicamente perdonato l’assassino di suo marito. Ha anche confessato di aver provato rabbia per la sua sospensione, ma ha riconosciuto il coraggio della rete nel permettere il suo ritorno in onda: “Ingiustamente, questo li mette a rischio”. Non ha mancato di commentare le critiche ricevute dal presidente Donald Trump riguardo agli ascolti del programma, affermando: “Ha fatto del suo meglio per cancellarmi e invece ha costretto milioni di persone a guardare questo programma”.
Le reazioni di Trump e il clima politico
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso il suo disappunto per il ritorno di Kimmel attraverso un post sul social Truth, affermando: “Non riesco a credere che ABC Fake News abbia ridato il lavoro a Jimmy Kimmel. La ABC aveva comunicato alla Casa Bianca che il suo show era stato cancellato!”. Trump ha continuato a criticare la rete, chiedendosi perché dovrebbero voler riassumere qualcuno che considera non divertente e che, a suo avviso, mette a rischio la rete trasmettendo contenuti prevalentemente “democratici positivi”. L’ex presidente ha concluso il suo intervento insinuando che ci sarebbero state conseguenze legali per ABC, ricordando un precedente in cui aveva ottenuto un risarcimento di 16 milioni di dollari.
Il ritorno di Kimmel in prima serata, quindi, non solo segna un momento significativo per il conduttore, ma evidenzia anche le tensioni persistenti tra politica e intrattenimento negli Stati Uniti, con ripercussioni che si estendono ben oltre il piccolo schermo.