La Global Sumud Flotilla colpita da droni, danneggiate le vele della nave

Rosita Ponti

Settembre 24, 2025

La notte del 12 marzo 2025, la Global Sumud Flotilla ha subito un attacco da parte di droni non identificati mentre si trovava in acque internazionali a sud di Creta. Durante l’operazione umanitaria diretta verso Gaza, la flotta ha registrato dieci esplosioni sonore in rapida successione, con droni che avrebbero rilasciato sostanze chimiche non identificate, presumibilmente gas urticanti. Le bombe sonore hanno colpito a breve distanza dalle imbarcazioni, creando un clima di paura tra i membri dell’equipaggio.

Secondo quanto riportato sui canali social della Flotilla, le operazioni sono state attribuite a Israele, descritte come tentativi di intimidazione. Nonostante ciò, il gruppo ha ribadito la propria determinazione a proseguire nella missione di consegna degli aiuti a Gaza, affermando che ogni tentativo di intimidazione non farà altro che rafforzare il loro impegno.

Dettagli dell’attacco

Durante l’attacco, tre esplosioni hanno colpito la barca a vela Morgana, mentre la Zefiro ha subito danni significativi a causa di un’esplosione che ha distrutto lo strallo di prua. Fonti della Farnesina hanno confermato che l’incidente è avvenuto in acque internazionali, sottolineando l’importanza della situazione. Fortunatamente, non si segnalano incendi né feriti a bordo delle imbarcazioni coinvolte.

La giornalista Barbara Schiavulli, presente a bordo, ha descritto la situazione come estremamente critica, evidenziando che gli attacchi sono iniziati intorno alla mezzanotte italiana e continuano a ripetersi a intervalli di circa 20 minuti. In totale, 37 imbarcazioni si trovano attualmente in mare, tutte sotto la minaccia dei droni. Schiavulli ha avvertito che i droni potrebbero colpire le vele, compromettendo così la navigazione e la sicurezza della flotta.

Reazioni internazionali

Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori occupati, ha espresso la sua preoccupazione per l’accaduto, denunciando che le imbarcazioni sono state attaccate ben sette volte in un breve lasso di tempo. Ha riferito che le navi sono state colpite da bombe sonore e razzi esplosivi, e che le comunicazioni radio sono state disturbate, rendendo difficile la richiesta di aiuto. Albanese ha esortato la comunità internazionale a intervenire immediatamente per garantire la protezione della Flotilla, affermando che è fondamentale “giù le mani dalla Flottiglia”.

La situazione attuale rimane tesa e la Global Sumud Flotilla continua a lottare per completare la propria missione umanitaria, nonostante le crescenti minacce e le intimidazioni.

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