Attacco alla Sumud Flotilla: la Marina invia una fregata per supporto

Veronica Robinson

Settembre 25, 2025

L’Italia ha deciso di inviare una nave militare per monitorare la situazione della Global Sumud Flotilla, dopo l’attacco di droni che ha colpito la flotta umanitaria diretta verso Gaza. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato: “Garantiremo assistenza ai nostri concittadini”.

Scelta di invio della fregata Fasan

La scelta di inviare la fregata Fasan a supporto degli italiani presenti nella Global Sumud Flotilla è stata presa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2025, subito dopo che droni hanno lanciato attacchi con bombe sonore a circa 40 miglia nautiche dall’isola greca di Creta. La situazione è stata seguita con grande attenzione dalle autorità italiane.

Condanna degli attacchi e supporto umanitario

Dall’Estonia, il ministro Crosetto ha condannato fermamente gli attacchi, sottolineando che in una democrazia le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate, a condizione che siano non violente e rispettino il diritto internazionale. Gli attivisti, politici e giornalisti provenienti da 44 paesi continuano il loro viaggio, nonostante le intimidazioni e i danni subiti da alcune imbarcazioni. La presenza della nave della marina militare italiana, dotata di strumenti per abbattere droni, offre un certo conforto, anche se la Fasan potrà accompagnare la carovana umanitaria solo in acque internazionali.

Elementi di complessità e mediazione

Un ulteriore elemento di complessità è rappresentato dalla nave di Emergency, Life Support, che partecipa alla missione per le emergenze sanitarie. Questa nave dovrà rimanere al di fuori del blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza. Questa situazione rappresenta una delle sfide maggiori per gli equipaggi della Sumud Flotilla. Fonti della Farnesina hanno confermato che è in corso una mediazione tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il governo di Israele, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari trasportati dalle imbarcazioni e prevenire ulteriori azioni offensive.

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