Nuovi sviluppi stanno emergendo nelle indagini riguardanti la morte di Bala Sagor, un giovane di 21 anni originario del Bangladesh, il cui corpo è stato rinvenuto a Spoleto lunedì sera, dopo la sua scomparsa avvenuta il 18 settembre. La Procura della Repubblica di Spoleto ha emesso un fermo nei confronti di Shuryn Dmytro, un uomo di 33 anni, ex collega e amico della vittima, accusato di omicidio, soppressione e occultamento di cadavere.
Il procuratore capo di Spoleto, Claudio Cicchella, ha comunicato che la decisione di fermare Dmytro è stata presa a seguito della raccolta di elementi significativi che lo collegano all’omicidio e alla successiva distruzione del cadavere. Tra le prove decisive, vi sono state le testimonianze di conoscenti della vittima e dei vicini di casa dell’indagato. La Procura ha sottolineato l’importanza dei “riscontri univoci” emersi dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza situate lungo le strade cittadine e nelle abitazioni adiacenti al luogo del ritrovamento del corpo e della bicicletta appartenente a Bala Sagor. Le indagini continuano per rinvenire le altre parti del corpo della vittima.
Le indagini e il fermo di Dmytro
Dopo il ritrovamento del corpo di Bala Sagor, i carabinieri, sotto la guida del procuratore Claudio Cicchella, hanno eseguito un’accurata perquisizione presso l’abitazione di Dmytro, situata in via Pietro Conti, a pochi passi dal luogo del ritrovamento. Gli inquirenti sospettano che l’omicidio e il successivo sezionamento del cadavere possano essere avvenuti all’interno di quell’appartamento. Le ricerche hanno come obiettivo principale quello di raccogliere ulteriori prove e indizi che possano chiarire la dinamica dei fatti e il coinvolgimento del fermato.
Dmytro, già indagato a piede libero nei giorni precedenti, è ora in stato di fermo e dovrà rispondere delle gravi accuse formulate nei suoi confronti. Le autorità stanno valutando ogni dettaglio emerso dalle indagini, che includono non solo le testimonianze, ma anche le evidenze raccolte attraverso i sistemi di videosorveglianza.
Chi era Bala Sagor
Bala Sagor, conosciuto con il soprannome di Obi, era arrivato in Italia circa due anni fa. Il giovane era ospite di una comunità di accoglienza, da cui era scomparso pochi giorni prima della scoperta del suo corpo. Non si era presentato al lavoro, un impiego che aveva recentemente iniziato. La sua morte, avvenuta in circostanze così tragiche, ha sollevato un’ondata di tristezza e indignazione nella comunità .
Gli inquirenti stanno attualmente acquisendo le immagini delle telecamere della zona, cercando di determinare il momento esatto in cui il cadavere è stato abbandonato nel parco e chi possa essere stato a portarlo lì. Le autorità sono impegnate a ricostruire gli ultimi giorni di vita di Bala, per comprendere meglio le dinamiche che hanno portato a questo crimine efferato. La comunità locale attende con ansia ulteriori sviluppi, sperando che la verità possa emergere al più presto.