La crescente importanza degli asset finanziari digitali, in particolare delle criptovalute, nel panorama economico europeo è un fenomeno ben consolidato nel 2025. Non si tratta più di un semplice trend di nicchia o di un’attività speculativa, ma di una vera e propria evoluzione che coinvolge investitori privati e istituzionali, i quali considerano i cripto-asset come parte integrante delle loro strategie di investimento.
Un’analisi dettagliata realizzata da Bitpanda Technology Solutions in collaborazione con Zeb Consulting, coinvolgendo circa 10.000 investitori in 13 Paesi europei, mostra che oltre l’80% degli operatori finanziari riconosce la rilevanza delle criptovalute nel contesto attuale. Questo dato evidenzia chiaramente come il settore stia diventando un elemento fondamentale nelle decisioni di investimento.
Il divario tra domanda e offerta
Nonostante l’aumento dell’interesse, l’adozione delle criptovalute rimane parziale. Attualmente, solo una frazione degli operatori finanziari offre la possibilità di investire direttamente in cripto-asset. Il divario tra domanda e offerta è significativo, considerando che il 30% degli investitori retail preferirebbe acquistare criptovalute tramite istituti bancari tradizionali. La fiducia nei confronti degli intermediari tradizionali continua a giocare un ruolo cruciale.
In questo contesto, il regolamento europeo MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation) si presenta come un elemento chiave. Introducendo norme comuni e trasparenti, MiCAR potrebbe incentivare una partecipazione più attiva da parte delle istituzioni finanziarie, contribuendo a colmare il gap normativo che attualmente frena il mercato.
Criptovalute e diversificazione
Attualmente, molti investitori si avvicinano alle criptovalute anche per diversificare il proprio portafoglio finanziario. Secondo i dati di Bitpanda, il 43% degli investitori considera gli asset digitali strumenti utili per una strategia a lungo termine o per diversificare gli investimenti. Questa tendenza segna un cambiamento da un approccio puramente speculativo a uno più strutturato e consapevole.
In questo scenario, cresce l’interesse per cripto-asset alternativi ai nomi storici. Oltre a Bitcoin ed Ethereum, stanno emergendo asset come XRP, BNB, Solana e altre soluzioni innovative. Alcuni investitori mostrano particolare interesse nel comprare XRP, un token noto per la sua elevata velocità di transazione e l’utilizzo nei trasferimenti internazionali. Anche in questi casi, la trasparenza e l’informazione diventano fattori determinanti per una scelta consapevole.
Un mercato potenzialmente vasto, ma serve più consapevolezza
È importante considerare il patrimonio disponibile in Europa, stimato in circa 25.000 miliardi di euro in asset liquidi, distribuiti tra 411 milioni di investitori. Questa massa enorme di capitale potrebbe accelerare ulteriormente l’integrazione delle criptovalute nei portafogli.
Tuttavia, è fondamentale notare che il 47% degli investitori segnala una mancanza di conoscenza e il 42% considera le criptovalute ancora troppo rischiose. Qui si gioca una partita cruciale per il futuro del settore: solo una combinazione di trasparenza, formazione e regolamentazione potrà superare le diffidenze persistenti.
Le banche che sapranno offrire strumenti regolamentati, supportati da contenuti informativi chiari e aggiornati, potranno rispondere a un bisogno reale ancora largamente insoddisfatto.
L’Europa delle criptovalute si sta già configurando come una realtà in evoluzione. Coloro che sapranno cogliere il cambiamento avranno l’opportunità di trarne vantaggio, contribuendo alla creazione di un ecosistema più robusto e maturo.