Il disagio psichico tra i giovani italiani ha raggiunto una soglia preoccupante, un fenomeno amplificato dai social media, dove stigma e pregiudizi si diffondono, aumentando l’insicurezza e l’isolamento di chi affronta queste difficoltà. La ricerca denominata ‘Salute mentale 2025’, condotta da Doxa sotto la direzione di Cristina Liverani, ha rivelato questa situazione allarmante. L’indagine è stata presentata in occasione del Festival Ro.Mens, che si terrà a Roma dal 1 al 7 ottobre 2025, organizzato dal Dipartimento di Salute mentale della Asl Roma 2 in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale e con il patrocinio della Rai.
Risultati della ricerca 2025
L’Asl Roma 2 ha reso pubblici i risultati della survey 2025, che evidenziano un incremento dei pregiudizi nei confronti delle persone con disturbi mentali. Il campione, composto da mille individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni, rappresenta una panoramica nazionale per genere, età e area geografica. Rispetto ai dati raccolti nel 2022, è emerso un aumento di coloro che considerano le persone con disagio psichico più pericolose per sé e per gli altri. In particolare, la percentuale di chi le considera aggressive o violente è aumentata dal 55% al 63%. Sebbene sia stato registrato un lieve miglioramento nel numero di chi non si sentirebbe a proprio agio nel condividere le proprie difficoltà (calato dall’8% al 2%), il 36% dei cittadini ammette di provare vergogna per un disturbo mentale. La percezione di vulnerabilità risulta particolarmente elevata tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, con il 47% di loro considerati a rischio.
Influenza dei social media
La seconda parte della ricerca ha esaminato la fascia d’età 18-34 anni, rivelando che Instagram è il social network più utilizzato quotidianamente (84%), con il 65% degli utenti che lo consulta più volte al giorno. I risultati mostrano come i social influenzino profondamente l’autopercezione: il 47% degli intervistati è convinto che “siamo ciò che mostriamo”, mentre il 59% tende a pubblicare solo il meglio di sé. La pressione derivante dall’immagine online è evidente, con il 53% degli intervistati che afferma che il proprio benessere mentale è condizionato dall’obbligo di apparire sempre al meglio. Inoltre, il 26% dei giovani ha confessato di sentirsi insicuro riguardo al proprio aspetto fisico dopo aver visualizzato contenuti sui social.
Impatto della ricerca e iniziative future
Silvia Castagna, responsabile delle relazioni istituzionali e dei grandi clienti di Doxa, ha evidenziato come la ricerca metta in luce l’aumento dello stigma e l’impatto negativo dei social sul benessere giovanile. Ha sottolineato l’importanza di una maggiore alfabetizzazione digitale e sull’intelligenza artificiale, come previsto dalla nuova normativa, insieme a un’educazione alla diversità e ai sentimenti per affrontare questa sfida.
Festival Ro.Mens e divulgazione dei dati
Francesco Amato, direttore generale della Asl Roma 2, e Massimo Cozza, direttore del Dipartimento di Salute mentale, hanno confermato che i risultati dell’indagine rafforzano le motivazioni alla base del Festival Ro.Mens, dedicato all’inclusione sociale e alla lotta contro il pregiudizio. Durante l’evento, sarà presentato anche il Manifesto 2025. I dati della ricerca saranno divulgati ufficialmente martedì 7 ottobre 2025, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, in occasione della chiusura del festival.