Oltre duemila persone hanno partecipato a una manifestazione pro Palestina, partendo da Piazza Castello a Torino il 25 settembre 2025, in sostegno alla Global Sumud Flotilla. Durante il corteo, i partecipanti hanno ribadito l’importanza di continuare la mobilitazione iniziata con lo sciopero generale del lunedì precedente, affermando che “è una mobilitazione permanente”. Tra gli slogan lanciati, si è sottolineato il riconoscimento da parte dei palestinesi per il segnale di solidarietà espresso dai manifestanti, accompagnato da un appello a non lasciarsi sopraffare dalla repressione. È stata espressa solidarietà a tutti gli arrestati nelle varie piazze italiane.
I manifestanti hanno espresso il loro dissenso nei confronti di chi minimizza la gravità della situazione, affermando che non si possono paragonare “due vetrine distrutte a un genocidio“. Hanno anche esortato a non accettare compromessi, sottolineando l’importanza di resistere insieme alla Flotilla. Critiche sono state rivolte al governo italiano, con affermazioni che mettono in dubbio la sincerità delle promesse di inviare navi umanitarie, mentre si continua a vendere armi. Il corteo ha attraversato il centro di Torino, accompagnato da striscioni e bandiere palestinesi.
Occupazione della stazione di Porta Susa
Successivamente, i manifestanti hanno occupato alcuni binari presso la stazione di Porta Susa, bloccando così la circolazione ferroviaria e causando ritardi significativi. Una grande bandiera palestinese è stata utilizzata per ostacolare il transito dei treni. Tra i partecipanti, oltre alle bandiere palestinesi, erano presenti anche simboli della sigla USB, che aveva partecipato allo sciopero generale del lunedì, che aveva visto la partecipazione di circa trentamila persone a Torino. Un grande striscione posizionato lungo i binari recitava: “Blocchiamo tutto: da ogni fiume a ogni mare siamo l’equipaggio di terra della Flotilla”.
I ritardi e la chiusura della manifestazione
I disagi causati dall’occupazione hanno interessato almeno cinque treni Frecciarossa sulla linea Torino-Milano, costretti a fermarsi alla stazione Stura, situata alla periferia della città, e una decina di treni regionali. Dopo circa un’ora e mezza di occupazione, i manifestanti hanno iniziato a liberare i binari della stazione di Porta Susa. Una volta terminata l’occupazione, gli attivisti si sono ricompattati per proseguire la manifestazione, riprendendo a scandire slogan contro la premier Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini.
La reazione del Viminale
Il Ministero dell’Interno ha condannato l’occupazione dei binari avvenuta a Torino, definendola un atto inaccettabile che ha creato disagi a pendolari, lavoratori e studenti. È stato evidenziato che i manifestanti hanno persino sfondato una vetrata, sottolineando che nessuna giustificazione politica o ideologica può legittimare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale. Il Viminale ha annunciato che, attraverso il decreto sicurezza, sono già state adottate misure per prevenire e sanzionare simili comportamenti. Il ministro Matteo Salvini ha ribadito che non sarà tollerato alcun comportamento violento o disordinato in nome del diritto a manifestare, promettendo un intervento deciso contro tali atti.