Marino: si stima che in Europa ci saranno 55 milioni di diabetici entro il 2050

Veronica Robinson

Settembre 25, 2025

Il diabete rappresenta una delle sfide più gravi per la salute pubblica, un problema che l’Europa e il mondo intero si trovano ad affrontare nel 2025. Attualmente, circa 32 milioni di europei convivono con questa malattia, e le proiezioni indicano che il numero potrebbe salire a 55 milioni entro il 2050 se non si interviene immediatamente per invertire le tendenze attuali. Ogni anno, oltre 686.000 persone in Europa perdono la vita a causa del diabete e delle sue complicanze. Le spese legate al diabete, all’obesità e alle patologie correlate, come l’ipertensione, gravano sull’Unione Europea per un totale di 240 miliardi di euro all’anno, considerando sia i costi diretti che quelli indiretti.

Stime sul diabete in Italia

In Italia, nel 2022, si stimava che circa 3,9 milioni di persone avessero il diabete, pari al 6,6% della popolazione. Tuttavia, è probabile che il numero reale sia superiore, poiché molte persone convivono con il diabete senza esserne a conoscenza. Un dato allarmante riguarda il fatto che tra le persone diabetiche in Italia, circa due milioni sono anche obese, il che comporta un rischio quadruplicato di mortalità entro dieci anni rispetto a chi mantiene un peso normale.

Interventi e misure necessarie

Queste informazioni sono state condivise da Ignazio Marino, membro della Commissione per la sanità pubblica del Parlamento Europeo, durante un videomessaggio all’Eudf Italia Forum 2025, che si sta svolgendo a Roma. Marino ha sottolineato l’importanza di riconoscere che il 75% dei costi sanitari associati al diabete deriva da complicanze prevenibili, come le malattie cardiovascolari e l’insufficienza renale. Ha anche evidenziato la necessità di unire il progresso clinico e scientifico a misure economiche e di giustizia sociale, sottolineando che persistono significative disparità nell’accesso alle cure.

Disparità nell’accesso ai servizi diabetologici

Le disparità sociali, economiche e geografiche sono motivo di preoccupazione, in particolare per le differenze nell’accesso ai servizi diabetologici tra le varie regioni italiane. Alcune aree offrono cure più avanzate rispetto ad altre, creando un divario che deve essere affrontato urgentemente per garantire un’adeguata assistenza a tutti i pazienti.

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