Meloni presenta il suo intervento alle Nazioni Unite: testo completo disponibile

Rosita Ponti

Settembre 25, 2025

Il discorso tenuto dal Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 20 settembre 2025, ha messo in luce le sfide globali attuali e il ruolo cruciale dell’organizzazione internazionale nel promuovere la pace e la stabilità. Con un mondo in tumulto, caratterizzato da conflitti e tensioni, Meloni ha sottolineato l’importanza di rivedere e riformare le Nazioni Unite per affrontare le crisi contemporanee.

La situazione globale attuale

Nel suo intervento, Meloni ha evidenziato che il Global Peace Index 2024 riporta ben 56 conflitti armati nel mondo, un numero record dal termine della Seconda Guerra Mondiale. Questo scenario complesso e instabile è il risultato di un contesto storico in rapida evoluzione, dove le istituzioni create per garantire la pace, come le Nazioni Unite, sembrano non essere più adeguate alle sfide attuali. La domanda centrale che il Presidente ha posto è se l’organizzazione sia riuscita nel suo intento di prevenire la guerra, a cui ha risposto con un secco “no”, evidenziando il crescente utilizzo della forza nei conflitti internazionali e la difficoltà di raggiungere una vera diplomazia.

Il conflitto in Ucraina

Meloni ha dedicato una parte significativa del suo intervento alla guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 con l’invasione da parte della Federazione Russa. Ha denunciato la violazione del diritto internazionale da parte di Mosca, sottolineando che tale aggressione ha avuto ripercussioni ben oltre i confini ucraini, destabilizzando ulteriormente la già fragile architettura di pace globale. La Presidente ha esortato la comunità internazionale a non ignorare le violazioni e a lavorare per una risoluzione pacifica, sottolineando l’urgenza di un dialogo sincero e di una ricerca attiva di soluzioni.

Il conflitto tra Hamas e Israele

Il discorso ha poi spostato l’attenzione sul conflitto tra Hamas e Israele, in particolare all’attacco del 7 ottobre 2023, che ha portato a una risposta militare da parte di Israele. Meloni ha riconosciuto il diritto di Israele alla difesa, ma ha anche criticato la violazione del principio di proporzionalità, evidenziando come la guerra abbia colpito indiscriminatamente la popolazione civile palestinese. L’Italia, ha affermato, condanna l’uso eccessivo della forza e sostiene la necessità di sanzioni contro Israele, pur non ignorando il ruolo di Hamas nell’escalation del conflitto. Ha ribadito che la pace richiede soluzioni concrete e che l’Italia è pronta a collaborare per un cessate il fuoco duraturo e un piano per il rilascio degli ostaggi.

La riforma delle Nazioni Unite

Meloni ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una riforma profonda delle Nazioni Unite, affermando che l’architettura attuale non è in grado di affrontare le sfide contemporanee. Ha sostenuto che il multilateralismo e la diplomazia devono essere accompagnati da istituzioni funzionanti, capaci di rispondere rapidamente alle crisi. La Presidente ha proposto una riforma pragmatica e realista, che rispetti la sovranità degli Stati e favorisca soluzioni condivise, sottolineando l’importanza di un Consiglio di Sicurezza più rappresentativo ed efficiente.

Il futuro della cooperazione internazionale

Nel suo intervento, Meloni ha anche parlato del Piano Mattei per l’Africa, un’iniziativa italiana volta a promuovere la cooperazione e lo sviluppo nel continente. Ha sottolineato come l’Italia stia lavorando per costruire partenariati con diverse nazioni e istituzioni internazionali, mirando a un approccio sostenibile e rispettoso della sovranità africana. Ha evidenziato l’importanza di affrontare il problema del debito delle nazioni africane, proponendo la conversione del debito in progetti di sviluppo, a beneficio delle popolazioni locali.

L’importanza di un cambiamento di paradigma

Infine, Meloni ha richiamato l’attenzione sugli errori della globalizzazione e sulle sfide economiche che ne sono derivate. Ha avvertito che la creazione di modelli di produzione insostenibili potrebbe portare a conseguenze devastanti per le comunità e le economie. Ha esortato a un approccio equilibrato, che rispetti l’ambiente senza compromettere il benessere delle persone. La Presidente ha chiuso il suo intervento sottolineando la responsabilità storica di tutti i membri delle Nazioni Unite nel costruire un futuro più giusto e sicuro, richiamando il coraggio necessario per affrontare le sfide attuali.

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