È stato effettuato un arresto a Ventimiglia, dove un giovane di 23 anni è stato identificato come uno dei principali responsabili della rapina avvenuta lo scorso venerdì in un supermercato situato nel centro di Brescia. L’incidente, che ha visto un vigilante aggredito brutalmente, ha scatenato un’ondata di indignazione pubblica, soprattutto a causa della violenza mostrata durante l’azione.
L’arresto è avvenuto al confine con la Francia, dove il sospetto stava cercando di fuggire. Grazie a un’operazione congiunta tra la Polizia di Stato e il Settore di Polizia di frontiera di Ventimiglia, le autorità sono riuscite a fermarlo. Dopo aver completato le procedure necessarie, il giovane è stato trasferito a Brescia e portato in carcere. Il questore ha annunciato di aver richiesto alla Commissione territoriale la revoca del suo status di protezione internazionale. Questa misura consentirà , una volta concluso il processo giudiziario e scontata l’eventuale pena, di procedere con l’espulsione dal territorio nazionale.
I video dell’aggressione, diffusi sui social, hanno suscitato un forte clamore per la brutalità mostrata durante l’episodio.
La rapina e l’aggressione
Nel pomeriggio di venerdì, i due giovani sono stati sorpresi dalla guardia giurata mentre tentavano di rubare all’interno del supermercato. In un atto di violenza, hanno aggredito il vigilante, colpendolo con calci e pugni e utilizzando un bastone di legno e una spranga di ferro. Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Brescia hanno portato all’identificazione del sospetto, un tunisino senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio, la persona e per violazioni in materia di stupefacenti.
La rapidità con cui le forze dell’ordine sono intervenute ha dimostrato l’efficacia delle operazioni di sicurezza nella zona, mentre la comunità locale continua a esprimere preoccupazione per la sicurezza nei luoghi pubblici. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di rafforzare le misure di protezione per i lavoratori e i cittadini, in un contesto in cui la criminalità sembra intensificarsi.