Un uomo di 35 anni, originario di Lentini, è stato arrestato dalle forze dell’ordine dopo un lungo periodo di latitanza durato circa un anno. La sua cattura è avvenuta il 15 marzo 2025, grazie a un’operazione condotta dal Commissariato di Lentini, che ha monitorato attentamente movimenti sospetti in un appartamento dove il latitante si era rifugiato. Questo covo, abilmente progettato, era collegato a un altro appartamento di un familiare, permettendo all’uomo di spostarsi facilmente e di comunicare in modo sicuro tramite un sistema di interfono a circuito chiuso, che garantiva la riservatezza delle sue comunicazioni.
Motivo dell’arresto
Il 35enne era ricercato a causa di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti, dovendo scontare una pena di 9 anni, 3 mesi e 29 giorni di reclusione per una serie di rapine ai danni di anziani, durante le quali aveva fatto irruzione nelle loro abitazioni. Durante le indagini, gli agenti hanno notato attività sospette e, dopo aver raccolto sufficienti elementi, hanno deciso di intervenire.
Il covo e le scoperte
Il covo era dotato di numerosi dispositivi tecnologici, non solo per difendersi da eventuali incursioni delle forze dell’ordine, come un sistema di videosorveglianza, ma anche per rendere più confortevole la sua permanenza durante la latitanza, con la presenza di una smart TV e di una console per videogiochi. Tuttavia, la scoperta più sorprendente è avvenuta quando gli agenti hanno trovato, ben nascosti all’interno di una finta parete, un arsenale impressionante: due kalashnikov con sei caricatori, due pistole semiautomatiche, un revolver, una pistola ad aria compressa, un fucile a pompa calibro 12, oltre a centinaia di munizioni di vario calibro.
Risultati dell’operazione
L’operazione ha messo in luce non solo la pericolosità del latitante, ma anche la sua capacità di organizzarsi per sfuggire alla giustizia. La cattura rappresenta un’importante vittoria per il Commissariato di Lentini e per la sicurezza della comunità locale, che può ora sentirsi più al sicuro dopo la rimozione di una figura criminale così attivamente ricercata.