Un terzo dei brani sulle piattaforme di streaming è realizzato con intelligenza artificiale

Rosita Ponti

Settembre 25, 2025

La crescente influenza dell’intelligenza artificiale nel settore musicale ha aperto un dibattito acceso sulla necessità di bilanciare la creatività con la tutela degli artisti tradizionali. Secondo uno studio condotto dalla piattaforma Deezer, pubblicato il 25 settembre 2025, quasi un terzo della musica caricata quotidianamente sui servizi di streaming è generato da algoritmi di intelligenza artificiale. Questo fenomeno segna un cambiamento significativo nel panorama musicale, sollevando interrogativi fondamentali sulla proprietà e sulla valorizzazione della musica.

La crescita della musica generata da intelligenza artificiale

Negli ultimi anni, la produzione musicale ha subito una trasformazione radicale grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale. Le tecnologie avanzate permettono a chiunque di creare brani musicali senza necessariamente possedere competenze tecniche approfondite. Questo ha portato a un aumento esponenziale della musica disponibile sulle piattaforme di streaming, con un terzo dei nuovi brani caricati che proviene da software di intelligenza artificiale. La ricerca di Deezer ha evidenziato che, mentre gli artisti “reali” continuano a lottare per farsi notare, la musica generata da algoritmi sta guadagnando popolarità e visibilità.

Le implicazioni di questa evoluzione sono molteplici. Da un lato, la libertà creativa offerta dalla tecnologia consente a un numero sempre maggiore di persone di esprimere la propria artisticità. Dall’altro, la necessità di proteggere i diritti degli artisti tradizionali diventa cruciale. La questione centrale riguarda la definizione di cosa significhi essere un artista nell’era digitale, e come garantire che le opere degli artisti umani non vengano oscurate da produzioni automatizzate.

Strategie per la tutela degli artisti

Di fronte a questo scenario, è fondamentale sviluppare strategie efficaci per tutelare gli artisti “reali”. Le piattaforme di streaming, le case discografiche e i legislatori sono chiamati a collaborare per creare un ambiente equo. Ciò potrebbe includere l’implementazione di sistemi di royalties più giusti, che riconoscano il valore del lavoro creativo umano rispetto a quello generato artificialmente.

Inoltre, è importante promuovere la formazione degli artisti emergenti, fornendo loro gli strumenti necessari per competere in un mercato in continua evoluzione. Questo include non solo l’educazione musicale tradizionale, ma anche la comprensione delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni nel campo della musica. L’integrazione di corsi su intelligenza artificiale e produzione musicale digitale nei programmi di studio potrebbe aiutare a preparare i futuri artisti a navigare in questo nuovo panorama.

Infine, è essenziale avviare un dialogo aperto tra artisti, produttori e pubblico. Comprendere le opinioni e le preoccupazioni di tutti gli attori coinvolti può portare a soluzioni più innovative e sostenibili per il settore musicale. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la valorizzazione dell’arte umana, garantendo che entrambi possano coesistere e prosperare.

×