Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che l’Italia non può garantire la sicurezza nelle acque israeliane, in un contesto di crescente tensione legato alla situazione a Gaza. Oggi, 26 settembre 2025, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si prepara a un intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, mentre l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso l’intenzione di nominare Tony Blair come leader dell’amministrazione temporanea della Striscia di Gaza post-conflitto.
AttivitĂ di protesta al porto di Trieste
Questa mattina, il presidio a favore della Palestina ha avuto luogo al varco 4 del porto di Trieste, a partire dalle 6. La manifestazione, organizzata da USB Trieste, si è concentrata sull’attracco della nave MSC Melani III, sospettata di trasportare armi. Dopo tre ore di protesta, il portavoce dell’USB, Sasha Colautti, ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei cittadini e ha chiesto un incontro con le autoritĂ locali e portuali per discutere la complicitĂ di Trieste con Israele. Colautti ha anche ribadito l’impegno a rispondere all’appello di varie organizzazioni per promuovere 100 piazze permanenti in sostegno a Gaza, preparando una manifestazione nazionale a Roma per il 4 ottobre.
Israele colpisce obiettivi a Gaza
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno riferito di aver colpito oltre 140 obiettivi nella Striscia di Gaza, inclusi militanti e infrastrutture legate al terrorismo. Gli attacchi, avvenuti ieri, hanno visto il coinvolgimento dell’aeronautica israeliana, con risultati mortali per diversi miliziani palestinesi in scontri armati. Le IDF hanno anche scoperto esplosivi nascosti da Hamas nelle aree urbane, evidenziando la continua escalation del conflitto.
Ricerca di un canale sicuro per gli aiuti umanitari
Il Cardinale Matteo Zuppi ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione a Gaza, affermando che l’attracco delle navi per portare aiuti umanitari è complicato. In un’intervista a La Repubblica, ha suggerito Cipro come un possibile punto di sbarco per gli aiuti, coordinati dal Patriarca Pizzaballa. Zuppi ha sottolineato l’urgenza di far arrivare i viveri e i beni di prima necessitĂ alla popolazione, evidenziando la necessitĂ di un gesto simbolico di solidarietĂ di fronte a Gaza.
Attivisti bloccati a Montecitorio
Sei attivisti del gruppo Ultima Generazione hanno tentato di entrare in piazza Montecitorio, a Roma, sventolando una bandiera palestinese e gridando slogan contro l’attuale situazione. Tuttavia, sono stati prontamente bloccati dalle forze dell’ordine e portati via. La loro azione dimostra l’intensificarsi delle proteste in Italia riguardo alla situazione in Medio Oriente.
Interventi all’ONU e dichiarazioni di Costa
Durante l’80ÂŞ Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha denunciato l’uso della fame come arma di guerra a Gaza. Ha descritto la situazione come una catastrofe umanitaria e ha ribadito il diritto di Israele alla sicurezza, sottolineando anche il diritto del popolo palestinese a vivere in uno Stato sostenibile. Costa ha chiamato a un impegno collettivo per affrontare la crisi e ha chiesto un cessate il fuoco immediato, l’accesso agli aiuti umanitari e il rilascio degli ostaggi.
Incontro tra Netanyahu e Milei all’ONU
Il presidente argentino Javier Milei ha incontrato Netanyahu a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Durante l’incontro, Milei ha riaffermato l’impegno dell’Argentina per la liberazione degli ostaggi palestinesi e ha discusso opportunitĂ di cooperazione tra i due Paesi.
Le posizioni di Trump e le prospettive per Gaza
Donald Trump ha dichiarato di aver parlato con Netanyahu, affermando che un accordo su Gaza è vicino e ha negato la possibilitĂ di un’annessione della Cisgiordania. Inoltre, si è ipotizzato il coinvolgimento di Tony Blair nella gestione della Striscia di Gaza dopo il conflitto, un’idea che ha suscitato interesse tra i leader regionali.
Abu Mazen e le sue dichiarazioni all’ONU
Il leader palestinese Mahmoud Abbas ha condannato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, affermando che non rappresentano il popolo palestinese. Durante il suo intervento all’Assemblea Generale, ha ribadito la necessitĂ di una pace giusta e della fine della guerra a Gaza, chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine dell’occupazione.
Israele e la Flotilla umanitaria
La Marina israeliana ha dichiarato di essere pronta a intercettare la Flotilla diretta a Gaza, accusando i suoi organizzatori di essere finanziati da Hamas. Il portavoce dell’IDF ha affermato che chi desidera aiutare i palestinesi dovrebbe farlo attraverso i canali ufficiali.
Situazione umanitaria a Gaza e dichiarazioni della Commissione Europea
La Commissione Europea ha annunciato un ulteriore stanziamento di 50 milioni di euro per aiuti umanitari a Gaza e Cisgiordania, portando il totale a 220 milioni di euro nel 2025. La situazione rimane critica, con migliaia di palestinesi costretti a fuggire dalle loro case a causa del conflitto in corso.
L’andamento degli eventi in Medio Oriente continua a suscitare preoccupazione e a richiedere un’attenta osservazione da parte della comunitĂ internazionale.