Delitto di Garlasco: perquisizioni nelle abitazioni di ex investigatori e inquirenti

Rosita Ponti

Settembre 26, 2025

Ci sono sviluppi significativi nel caso di Garlasco, che ha attirato l’attenzione mediatica per anni. Nella mattinata del 26 settembre 2025, le forze dell’ordine, tra cui i carabinieri e la guardia di finanza, hanno avviato una serie di perquisizioni nelle abitazioni di ex investigatori e inquirenti coinvolti nelle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Queste operazioni sono state condotte in diverse località, con particolare attenzione alle residenze dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e di alcuni familiari di Andrea Sempio. Le perquisizioni hanno incluso anche gli appartamenti di due ex carabinieri che erano in servizio nel 2017, anno in cui Venditti decise di archiviare l’indagine su Sempio presso la procura di Pavia.

Il contesto del caso di Garlasco

Il caso di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, ha suscitato un ampio dibattito pubblico e ha portato a numerosi sviluppi legali. La giovane donna fu trovata morta nella sua abitazione a Garlasco, un comune in provincia di Pavia, e le indagini iniziali si concentrarono su Sempio, che divenne il principale sospettato. Tuttavia, la mancanza di prove concrete portò alla sua assoluzione e, successivamente, all’archiviazione del caso. L’archiviazione, decisa da Venditti, ha sollevato molte critiche e ha portato a richieste di riapertura delle indagini nel corso degli anni.

Le recenti perquisizioni possono rappresentare una svolta fondamentale nel caso, poiché potrebbero portare alla scoperta di nuove prove o informazioni che potrebbero riaccendere l’interesse della giustizia sul delitto. La decisione di indagare nuovamente su figure chiave delle indagini passate suggerisce un possibile ripensamento sulla gestione del caso e sulle scelte fatte dagli inquirenti.

Reazioni e implicazioni legali

Le reazioni a queste operazioni sono state immediate e variegate. Gli avvocati difensori di Sempio e i familiari di Chiara Poggi hanno espresso sentimenti contrastanti. Da un lato, i familiari di Chiara Poggi vedono queste perquisizioni come un segnale di speranza per una giustizia finalmente raggiunta, mentre i legali di Sempio potrebbero temere che tali sviluppi possano riaprire ferite mai completamente chiuse.

Inoltre, la questione della responsabilità degli inquirenti coinvolti nelle indagini originali potrebbe portare a conseguenze legali. Se emergessero prove di negligenza o di mancanza di diligenza da parte degli investigatori, ciò potrebbe comportare non solo una revisione del caso, ma anche azioni disciplinari nei confronti di coloro che hanno gestito l’inchiesta in passato.

Le perquisizioni di oggi segnano un capitolo nuovo e potenzialmente cruciale nella storia di un caso che ha affascinato e diviso l’opinione pubblica italiana per anni. Con l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica nuovamente focalizzata su Garlasco, il prossimo futuro potrebbe riservare ulteriori sorprese in questa intricata vicenda giudiziaria.

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