“Israele non ci fermerà”. Questa è la ferma dichiarazione di chi partecipa alla Global Sumud Flotilla, che continua a navigare verso la Striscia di Gaza, nonostante le minacce. Durante una conferenza stampa, i rappresentanti della flottiglia hanno lanciato un appello alla comunità internazionale, avvertendo di possibili attacchi israeliani nei prossimi due giorni.
Il governo di tel aviv e la flottiglia
Il governo di Tel Aviv ha reso noto che non permetterà alla flottiglia di raggiungere Gaza, proponendo invece un approdo a Ashkelon, una città situata più a nord. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha anche suggerito una deviazione degli aiuti verso Cipro, ma per i membri della Flotilla questa alternativa non è accettabile.
Obiettivi della missione umanitaria
L’iniziativa, la più grande e indipendente a favore di Gaza, ha come obiettivo primario quello di portare aiuti umanitari ai civili dell’enclave palestinese e di rompere l’assedio navale imposto da Israele. Nkosi Zwelivelile Mandela, ex parlamentare sudafricano, ha sottolineato l’importanza della missione, affermando: “Non smetteremo i nostri sforzi finché il genocidio non sarà fermato, gli aiuti umanitari non fluiranno liberamente e il popolo palestinese non sarà libero”. Durante la conferenza, è emerso il messaggio che le organizzazioni internazionali da sole non sono sufficienti a fermare ciò che viene definito genocidio.
Assistenza umanitaria italiana
Nel frattempo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha assicurato che, se necessario, le unità della Marina militare italiana, già in supporto alla Flotilla, forniranno assistenza umanitaria civile ai cittadini dell’Unione Europea. Tajani ha chiarito che l’obiettivo della missione italiana è la tutela e la protezione civile, escludendo qualsiasi tipo di azione militare.