Oggi, 15 gennaio 2025, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è presentato al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite per un intervento che ha suscitato reazioni contrastanti. La sua partenza da Israele è avvenuta in un clima di tensione, con manifestazioni da parte delle famiglie degli ostaggi che chiedono giustizia e sicurezza. Durante il suo discorso, Netanyahu ha ribadito la posizione del governo israeliano: “La guerra continua, non ci sarà mai uno Stato palestinese. I Paesi che riconoscono tale Stato sono complici di Hamas“. La rotta del suo aereo è stata attentamente pianificata per evitare sorvoli su territori di nazioni che potrebbero arrestarlo in base a un mandato della Corte Penale Internazionale.
Situzione a Gaza
Nel frattempo, la situazione a Gaza rimane drammatica, con bombardamenti israeliani che continuano a colpire aree densamente popolate, causando un numero crescente di vittime civili. Durante la stessa giornata, il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, ha partecipato all’assemblea dell’Onu tramite videoconferenza, ricevendo un lungo applauso da parte dei delegati. La sua presenza virtuale è stata necessaria poiché l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha negato il visto per la sua partecipazione di persona.
Intervento di Abbas
Nel suo intervento, Abbas ha condannato fermamente le azioni di Hamas e la strage avvenuta il 7 ottobre, ma ha anche sottolineato la disponibilità della leadership palestinese a governare. Ha evidenziato che il conflitto ha già causato circa 220.000 tra morti e feriti, una cifra drammatica che testimonia l’urgenza di una risoluzione pacifica della crisi. La comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi, mentre le tensioni tra Israele e Palestina si intensificano ulteriormente.