Meloni presenta in cabina di regia una proposta di revisione del Pnrr

Veronica Robinson

Settembre 26, 2025

Durante la Cabina di regia tenutasi a Palazzo Chigi il 15 gennaio 2025, la premier Giorgia Meloni ha presentato una proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo aggiornamento sarà successivamente inviato al Parlamento per le necessarie valutazioni e, infine, alla Commissione Europea per l’approvazione. La revisione è stata elaborata seguendo le indicazioni ricevute dalla Commissione Europea il 4 giugno 2024 e rappresenta il risultato di un ampio lavoro di coordinamento condotto dalla Struttura di missione Pnrr, in collaborazione con tutti i ministeri e le amministrazioni coinvolte nei vari progetti e misure.

Proposta di revisione del pnrr

La proposta di revisione, come sottolineato dalla premier, è mirata a superare alcune criticità esistenti e a garantire un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili. Meloni ha evidenziato che sono state introdotte nuove misure attuabili nel breve termine, oltre a un potenziamento degli interventi già in corso che hanno dimostrato risultati superiori alle aspettative. L’obiettivo primario è quello di migliorare la competitività del Paese, rafforzare le infrastrutture e promuovere la coesione sociale e territoriale.

Risultati ottenuti dall’italia

In un contesto di riconoscimento internazionale, Meloni ha fatto riferimento ai risultati ottenuti dall’Italia nell’attuazione del Pnrr, citando il Fondo Monetario Internazionale che ha elogiato la “rigorosa attuazione del Piano”. In tre anni di governo, l’Italia ha raggiunto il 100% degli obiettivi programmati, un traguardo che evidenzia l’impegno e la capacità di affrontare le sfide legate alla gestione del Piano.

Arrivo dell’ottava rata di fondi europei

La premier ha anche anticipato che l’ottava rata di fondi europei è in arrivo, portando il totale degli obiettivi raggiunti a 374 e superando i 153 miliardi di euro trasferiti all’Italia. Questo corrisponde a circa il 79% della dotazione complessiva del Pnrr, fissata a 194,4 miliardi di euro. Attualmente, oltre 192 miliardi di euro sono già stati impegnati, mantenendo invariata la dotazione finanziaria del Piano con la revisione proposta.

Progetti avviati nel pnrr

Nel dettaglio, sono stati avviati 428.939 progetti, di cui oltre il 96% sono già conclusi, in fase di conclusione o in corso di esecuzione. Questa cifra rappresenta un importante riconoscimento della capacità italiana di utilizzare efficacemente le risorse europee, rendendo il Paese un modello per gli altri Stati membri.

Garanzia delle risorse per il tessuto produttivo

La revisione del Pnrr punta a garantire la sicurezza delle risorse già destinate al tessuto produttivo, concentrando l’attenzione su priorità specifiche che riguardano il mondo delle imprese. Meloni ha espresso gratitudine verso il suo staff e i ministri per l’impegno dimostrato nel raggiungimento di questi risultati, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra.

Aumento dei fondi per l’agricoltura

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha annunciato un incremento di 2 miliardi di euro per il settore agricolo, come parte della revisione dei fondi del Pnrr. Questo annuncio è stato fatto durante la Cabina di regia a Palazzo Chigi. Lollobrigida ha definito questo aumento un risultato straordinario, che porta gli investimenti totali nel settore a oltre 4 miliardi. Questi fondi sono destinati a coprire l’intera filiera, dalla produzione alla trasformazione, con l’obiettivo di rendere i prodotti italiani più competitivi e garantire una remunerazione equa per agricoltori, allevatori e pescatori.

Inoltre, il ministro ha comunicato che a partire dal 1 gennaio 2026, la Commissione Unica Nazionale (Cun) stabilirà i prezzi del grano, creando così un sistema più giusto per agricoltori e compratori. Lollobrigida ha anche anticipato che lunedì mattina Ismea pubblicherà i costi medi del grano in Italia, per combattere la concorrenza sleale nel mercato. “Nessuno potrà più ricattare nessuno minacciando di comprare da altri o all’estero”, ha dichiarato il ministro, sottolineando l’importanza di queste misure per garantire un mercato equo e trasparente.

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