Ogni chilogrammo di peso in meno riduce di oltre un punto il colesterolo LDL

Rosita Ponti

Settembre 26, 2025

Più di un quarto della popolazione italiana è affetta da colesterolo alto, un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari, che rappresentano una delle principali cause di decessi nei Paesi occidentali. È fondamentale apportare modifiche allo stile di vita per ridurre i livelli di colesterolo: adottare un’alimentazione sana, praticare regolarmente attività fisica e, recentemente, è emersa l’importanza della perdita di peso. Questo è confermato da uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, in cui i ricercatori della Mayo Clinic negli Stati Uniti hanno dimostrato che la perdita di un chilo è associata a una diminuzione di 1,28 mg/dL del colesterolo. Nasce da questa consapevolezza la campagna di sensibilizzazione contro il colesterolo, intitolata “E tu, hai a cuore il tuo cuore?”, promossa dalla Fondazione Cuore e Circolazione “Il Cuore Siamo Noi” della Società Italiana di Cardiologia (SIC). L’iniziativa è stata annunciata in occasione della Giornata mondiale del cuore e verrà presentata il 2 ottobre 2025 al Senato.

Importanza della sensibilizzazione

La Senatrice Clotilde Minasi, membro della Commissione Affari sociali e Sanità, ha sottolineato l’importanza di affrontare questo tema, considerato attuale ma ancora troppo sottovalutato. Francesco Barillà, Presidente della Fondazione, ha dichiarato che uno spot televisivo sarà trasmesso sulle reti RAI e Mediaset a partire dal prossimo autunno, con l’obiettivo di diffondere su scala nazionale il messaggio della prevenzione del colesterolo come elemento cruciale per la salute cardiovascolare.

Dati allarmanti sul colesterolo

Un’indagine condotta da ricercatori italiani e pubblicata su Nature Reviews Cardiology ha rivelato che il colesterolo alto ha causato disabilità in oltre 98 milioni di persone e ha portato a 4,4 milioni di decessi, generando un significativo onere per i sistemi sanitari. Il Presidente della SIC, Pasquale Perrone Filardi, ha evidenziato questi dati allarmanti.

Ricerca sulla perdita di peso

La ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha esaminato l’associazione tra la perdita di peso e le variazioni del profilo lipidico, inclusi colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi, in adulti sovrappeso o obesi. Gli autori hanno analizzato 73 studi clinici, coinvolgendo 32.496 partecipanti con un’età media di 48 anni e un peso medio di 101,6 kg.

Risultati significativi

I risultati hanno evidenziato una correlazione diretta tra la perdita di peso e il miglioramento del profilo lipidico. In particolare, dopo 12 mesi di interventi sullo stile di vita, ogni chilogrammo perso era associato a una riduzione media di 4 mg/dL dei trigliceridi, una diminuzione di 1,28 mg/dL del colesterolo LDL e un incremento di 0,46 mg/dL del colesterolo HDL, noto come “colesterolo buono”.

Nuove linee guida per la gestione delle dislipidemie

Inoltre, sono state pubblicate nuove linee guida per la gestione delle dislipidemie, frutto della collaborazione tra la European Society of Cardiology (ESC) e la European Atherosclerosis Society (EAS). Le nuove indicazioni non considerano più il colesterolo totale come un parametro utile, ma pongono l’accento sul colesterolo “cattivo” e sulla Lipoproteina(a), un particolare tipo di particella lipidica simile al colesterolo LDL, ma con un rischio maggiore, tanto da essere definita “colesterolo super cattivo”.

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