Buckingham Palace ha confermato che il re Carlo e la regina Camilla si recheranno in visita di Stato al Vaticano a fine ottobre 2025, dove incontreranno Papa Leone XIV. Questa notizia è stata anticipata da recenti articoli di stampa, ma il palazzo non ha ancora fornito dettagli specifici sulla data esatta dell’evento, promettendo che tali informazioni saranno comunicate “a tempo debito”. È stato comunque specificato che, durante la visita, le Loro Maestà parteciperanno alla celebrazione del Giubileo del 2025. L’incontro avrà l’obiettivo di evidenziare l’impegno ecumenico tra la Chiesa d’Inghilterra e la Chiesa Cattolica, riflettendo sul “cammino comune di ‘Pellegrini di Speranza’” in questo anno giubilare.
L’ultima visita di Stato a Roma
Il re Carlo, capo nominale della Chiesa anglicana, ha sempre mostrato un forte interesse per il dialogo ecumenico tra le varie confessioni cristiane. Nonostante i suoi 76 anni e i trattamenti periodici per il cancro diagnosticato all’inizio del 2024, il sovrano si presenta in buona forma e continua a svolgere il suo ruolo con dedizione. La visita di Stato in Vaticano rappresenta un’importante opportunità per rafforzare i legami tra le due Chiese.
Il rinvio della visita a Papa Francesco
In precedenza, Carlo e Camilla avrebbero dovuto compiere una visita di Stato presso la Santa Sede in concomitanza con il loro viaggio in Italia, che si è svolto ad aprile 2025. Tuttavia, a causa delle condizioni di salute di Papa Francesco, l’incontro fu annullato e rinviato. Nonostante ciò, i reali britannici furono accolti in un incontro privato con il pontefice, poche settimane prima della sua scomparsa. Questo episodio ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra la monarchia britannica e la Chiesa cattolica, e ha preparato il terreno per la futura visita di ottobre.
Con queste premesse, la visita di Stato di re Carlo e della regina Camilla al Vaticano si preannuncia come un evento significativo, sia per il Regno Unito che per il mondo cattolico, e contribuirà a mantenere vivo il dialogo interreligioso in un periodo di crescente tensione globale.