Sequestro lampo a Vittoria, il pubblico ministero esclude l’estorsione

Veronica Robinson

Settembre 27, 2025

Ci sono molti aspetti da chiarire riguardo al sequestro avvenuto la sera di giovedì 25 settembre 2025 a Vittoria, nel Ragusano. Un ragazzo di 17 anni è stato rapito da due uomini incappucciati che lo hanno minacciato con una pistola. Il giovane, figlio di un imprenditore locale, è stato portato via di fronte a diversi amici, ma è stato riaccompagnato al Commissariato solo 24 ore dopo, grazie all’intervento di un amico che lo ha rintracciato lungo una strada.

Il procuratore di Ragusa, Francesco Puleio, ha dichiarato che attualmente non ci sono elementi che possano far pensare a un’estorsione. Qualora emergessero nuovi dettagli, i documenti sarebbero inviati alla Procura di Catania. Puleio ha anche confermato che le condizioni del ragazzo sono buone e che ha fornito indicazioni utili che sono attualmente in fase di valutazione. Le indagini, tuttavia, presentano ancora molte zone d’ombra.

Il giovane ha fornito informazioni sul luogo in cui sarebbe stato tenuto prigioniero, e alcune telecamere di sorveglianza hanno registrato il passaggio di veicoli in uscita da Vittoria. Gli inquirenti, nonostante il flusso di domande ricevute, hanno mantenuto il riserbo sulle attività investigative in corso.

La dinamica del rapimento

Il rapimento si è verificato nel centro di Vittoria, dove il ragazzo è stato costretto a salire su una Fiat Panda nera. I malviventi, dopo aver minacciato il giovane, hanno rassicurato i suoi amici dicendo che non erano loro l’obiettivo dell’operazione, avvenuta alle 21.30 in una piazzetta del rione Forcone. “Non vi preoccupate, vogliamo solo lui”, hanno affermato. Questa azione, come riportato dal giornalista Giovanni di Gennaro, è stata rapida e mirata, tanto che i rapitori hanno chiamato il ragazzo per nome, suggerendo una pianificazione precisa.

Dopo aver preso il giovane, i rapitori sono fuggiti a bordo della Panda nera, scortati da un’altra Panda bianca con a bordo altri due uomini. Prima di allontanarsi, hanno sottratto il cellulare del ragazzo, probabilmente per evitare di essere tracciati. Le due auto si sono quindi dirette verso Pedalino.

Il padre della vittima è un noto imprenditore nel settore ortofrutticolo, e Vittoria ospita il più grande mercato del Mezzogiorno. La famiglia è stata descritta come tranquilla, ma gli investigatori hanno inizialmente considerato diverse piste, da un possibile regolamento di conti a un messaggio intimidatorio rivolto alla famiglia, anche se quest’ultima ipotesi è stata parzialmente esclusa nelle ultime ore.

Le indagini in corso

Il procuratore Francesco Puleio ha elogiato l’impegno delle forze dell’ordine e della Procura per aver svolto tempestivamente gli accertamenti necessari. Ha sottolineato che ci sono ancora lati oscuri nella vicenda e che le indagini continuano a essere un tema delicato, da trattare con cautela per non compromettere il lavoro investigativo. Insieme a lui, erano presenti il sostituto procuratore Monica Monego, il questore Marco Ciambra, il capo della Squadra Mobile Andrea Monaco e il dirigente del Commissariato di Vittoria, Giovanni Arcidiacono.

Il questore Ciambra ha confermato che l’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato, grazie alla segnalazione di uno degli amici del ragazzo. Questo ha permesso di raccogliere elementi importanti da parte della Squadra Mobile e del Commissariato. Il giovane è stato ritrovato grazie all’amico che lo ha trovato per strada dopo che era stato abbandonato dai rapitori.

Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha convocato una seduta straordinaria di giunta per discutere del potenziamento delle forze dell’ordine, evidenziando la necessità di maggiore sicurezza nella città. Ha espresso preoccupazione per il modo in cui è avvenuto il sequestro, sottolineando che episodi simili riportano alla memoria fatti di cronaca del passato, come il sequestro del notaio Garrasi.

L’appello del vescovo di Ragusa

In un contesto di grande preoccupazione, anche il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha lanciato un appello ai rapitori affinché liberino il ragazzo. Ha descritto quanto accaduto come gravissimo e ha espresso il desiderio che le forze dell’ordine possano riportare il giovane alla sua famiglia in tempi brevi. La comunità locale è in attesa di sviluppi significativi, mentre le indagini continuano a svelare i dettagli di un episodio inquietante che ha scosso Vittoria.

×