Svolta significativa nelle indagini riguardanti il caso di Garlasco, dove il 27 settembre 2025 si sono svolte perquisizioni condotte dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza. Le operazioni hanno avuto luogo nelle abitazioni di ex investigatori e inquirenti che avevano partecipato alle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Tra i luoghi ispezionati figurano le residenze dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e quelle di zii e genitori di Andrea Sempio, oltre a due ex carabinieri che erano in servizio nel 2017, anno in cui Venditti richiese l’archiviazione dell’inchiesta su Sempio presso la Procura di Pavia. L’attenzione degli inquirenti si concentra su un possibile flusso di denaro sospetto.
Proroga per gli accertamenti
La Giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha accolto la richiesta di proroga avanzata dai periti coinvolti nell’incidente probatorio, la genetista Denise Albani e l’esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani. Sono stati concessi altri 70 giorni per completare gli accertamenti nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. La Guardia di Finanza di Pavia, su delega della Procura di Brescia, ha già ascoltato alcune delle persone coinvolte nelle perquisizioni, compresi i genitori di Sempio.
Il decreto firmato dalla Procura di Brescia si inserisce in un’inchiesta che vede Venditti indagato per corruzione in atti giudiziari. Si sospetta che l’ex procuratore abbia archiviato in modo affrettato la precedente inchiesta riguardante un amico del fratello della ventiseienne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Dichiarazioni di Mario Venditti
Mario Venditti, in un’intervista a Quarto Grado, ha espresso il suo disappunto per la situazione attuale, dichiarando: “Quello che è successo oggi mi offende come uomo e come magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato. Non mi meritavo tutto quello che sta succedendo”. L’ex pm sostiene di non aver mai ricevuto denaro o benefici per alterare la sua funzione e si è detto pronto a collaborare con le autorità, affermando: “Facciano quello che vogliono, non ho paura”.
Venditti ha anche confermato la sua decisione di archiviare il caso di Sempio, ribadendo di essere convinto della sua estraneità nel delitto di Chiara Poggi. Le sue parole rivelano una profonda amarezza per la situazione in cui si trova, sottolineando che il suo nome è stato infangato.
Perquisizioni e indagati
Nove persone sono state sottoposte a perquisizione dalla Procura di Brescia, inclusi Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari, genitori di Andrea Sempio, unico indagato nell’ambito della nuova indagine. Sono stati perquisiti anche Andrea Sempio, uno zio paterno, Patrizio Sempio, e due zie, Ivana e Silvia Maria Sempio, oltre a due ex carabinieri in congedo, Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Le perquisizioni hanno interessato anche i luoghi di dimora, autoveicoli e dispositivi elettronici delle nove persone coinvolte.
L’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, ha commentato la gravità delle nuove accuse, affermando che l’ipotesi accusatoria è talmente seria che non può essere trattata alla leggera. Ha evidenziato che l’indagine precedente era stata segnata da errori significativi e che l’attuale indagine potrebbe portare a una maggiore chiarezza.
Movimentazioni sospette sui conti bancari
Le indagini hanno rivelato movimentazioni anomale sui conti bancari della famiglia di Andrea Sempio, con flussi di denaro che potrebbero suggerire una presunta corruzione. Gli investigatori hanno riscontrato prelievi e assegni emessi dalle zie paterne di Sempio per un totale di 43mila euro, oltre a prelievi in contante da parte di padre e figlio per 35mila euro. Queste operazioni sono considerate incongrue rispetto alle normali movimentazioni bancarie della famiglia.
La Procura di Brescia ha anche rilevato anomalie nelle indagini condotte nel 2017 a carico di Andrea Sempio, tra cui la possibile conoscenza anticipata da parte della famiglia Sempio delle domande che sarebbero state poste dai pubblici ministeri. Questi elementi potrebbero avere un impatto significativo sull’evoluzione del caso.
Intercettazioni e dichiarazioni di Andrea Sempio
Le intercettazioni ambientali hanno rivelato conversazioni tra Andrea Sempio e suo padre, in cui si discute di domande che sarebbero state poste durante l’interrogatorio. Sempio avrebbe anche espresso la convinzione che le domande fossero favorevoli a lui, suggerendo una possibile collusione. Tali informazioni sono state incluse nel decreto di perquisizione e potrebbero giocare un ruolo cruciale nell’indagine in corso.
Il legale di Mario Venditti ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, esprimendo preoccupazione per la direzione delle indagini e la presunta mancanza di prove concrete. La madre di Andrea Sempio ha anche negato qualsiasi coinvolgimento della famiglia con Venditti, affermando che non hanno mai dato denaro all’ex procuratore.
L’attenzione resta alta sul caso di Garlasco, con le nuove indagini che potrebbero portare a sviluppi significativi e a un ulteriore chiarimento della verità sul delitto di Chiara Poggi.