Dorgali: dottoressa di 38 anni muore dopo aver trascurato un malore per i pazienti

Veronica Robinson

Settembre 28, 2025

La tragica scomparsa di Maddalena Carta, una stimata dottoressa di famiglia a Dorgali, in provincia di Nuoro, ha scosso profondamente la comunità locale. La professionista, deceduta a soli 38 anni a causa di un malore, ha continuato a dedicarsi ai suoi pazienti fino all’ultimo. Secondo le testimonianze di chi la conosceva, la dottoressa ha trascurato i segnali di un malessere, probabilmente per non lasciare senza assistenza i cittadini, in un periodo in cui gli altri due medici di famiglia erano assenti per malattia. Maddalena si occupava di circa 1.800 pazienti, in un contesto in cui il numero totale di persone senza medico era di circa 5.000.

La situazione clinica della dottoressa si è purtroppo aggravata, rendendo necessario il suo ricovero all’ospedale San Francesco di Nuoro. Successivamente, è stata trasferita d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è deceduta nei giorni scorsi.

Messaggi di cordoglio e reazioni

La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia sui social network, evidenziando l’affetto e la stima che la legavano alla comunità di Dorgali. Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), ha descritto la situazione come “un’altra inaccettabile morte sul lavoro”. Maddalena Carta era anche attivamente coinvolta nella società scientifica della Medicina Generale e delle cure primarie. Anelli ha sottolineato come la giovane professionista fosse l’unico medico di medicina generale a servire una comunità di 5.000 assistiti, affermando che ha anteposto la cura dei pazienti alla propria salute, una scelta che le è costata la vita. Ha esortato lo Stato a prendere provvedimenti per prevenire simili tragedie.

Critiche alla carenza di medici

La Fnomceo ha espresso una ferma condanna per la crescente mancanza di presidi di assistenza essenziali, come il medico di famiglia, in molte aree del Paese. Questa situazione crea sovraccarichi di lavoro per i pochi medici rimasti, un problema che affligge non solo Dorgali ma molte zone della Sardegna e dell’Italia.

Anche la Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) ha denunciato il sovraccarico di lavoro che i medici devono affrontare, definendo la morte della dottoressa Carta come un esempio del “volto disumano del sovraccarico assistenziale”. Maddalena gestiva un carico di circa 5.000 pazienti, il che ha spinto il sindacato a lanciare un appello affinché il presidente Mattarella e l’intero Paese riconoscano il valore del lavoro svolto dai medici.

Un appello per il futuro della medicina generale

La Società Italiana dei Medici di Medicina Generale (Simg) ha commentato la morte della dottoressa Carta come un monito per la necessità di riforme e investimenti nella medicina generale, considerata un baluardo del Sistema Sanitario Nazionale attuale e futuro. La Simg ha sottolineato l’urgenza di fornire un sostegno concreto, sia attraverso personale amministrativo e infermieristico, sia tramite riforme che rispondano alle esigenze specifiche dei territori. La tragica vicenda di Maddalena Carta mette in luce le criticità del sistema sanitario, evidenziando l’importanza di garantire assistenza adeguata a tutte le comunità.

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