Domenica 9 marzo 2025, l’ex presidente della Moldavia, Igor Dodon, ha esercitato il suo diritto di voto in occasione delle elezioni parlamentari che si stanno svolgendo nel Paese. Questi eventi rappresentano un momento cruciale per il futuro politico della Moldavia, con potenziali ripercussioni sui rapporti con Ucraina e Russia. Il governo moldavo, insieme all’Unione Europea (UE), ha espresso preoccupazione per le ingerenze russe, accusando Mosca di tentare di influenzare il comportamento politico della Moldavia.
Elezioni parlamentari in Moldavia
Le elezioni mirano a rinnovare i 101 seggi del parlamento moldavo e vedono la partecipazione di 15 partiti politici, tre blocchi elettorali e quattro candidati indipendenti. La varietà delle proposte politiche riflette le tensioni interne e le diverse visioni sul futuro del Paese. La competizione elettorale si presenta come un bivio significativo per la Moldavia, poiché l’esito potrebbe determinare un orientamento verso l’Occidente e l’integrazione nell’Unione Europea o, al contrario, un avvicinamento alla sfera d’influenza russa.
Contesto geopolitico e ripercussioni
La posta in gioco è alta, soprattutto nel contesto della guerra in Ucraina, che ha influenzato profondamente gli equilibri geopolitici della regione. La Moldavia, che ha ricevuto un forte sostegno dall’UE per il suo percorso di avvicinamento europeo, si trova di fronte a una scelta critica. In questo scenario, l’esito delle elezioni non solo influenzerà la politica interna, ma avrà anche ripercussioni sulle relazioni internazionali del Paese, rendendo il voto di domenica un evento di grande rilevanza per il futuro della Moldavia.