Attacco a Kiev: 12 ore di bombardamenti russi provocano 4 vittime. Tajani rassicura: “L’Italia non è un obiettivo”

Rosita Ponti

Settembre 29, 2025

La situazione in Ucraina continua a deteriorarsi, con l’escalation del conflitto che segna il giorno 1314 dell’invasione russa. Nella giornata del 28 settembre 2025, Mosca ha lanciato un attacco aereo su Kiev e altre aree, che ha durato per ben 12 ore. Le autorità ucraine hanno confermato che il bombardamento ha provocato la morte di almeno quattro civili, tra cui una bambina di 12 anni. Questo attacco ha avuto luogo in un contesto di crescente tensione, mentre la Danimarca si prepara ad ospitare un importante vertice dei leader dell’Unione Europea.

Attacco aereo su Kiev e altre regioni

Durante la notte del 28 settembre 2025, la capitale ucraina ha subito un intenso bombardamento da parte delle forze russe. Le autorità locali hanno riferito che l’attacco ha causato la morte di quattro persone, inclusa una giovane ragazza. Il bombardamento ha colpito diversi edifici residenziali e strutture pubbliche, causando danni ingenti. Le immagini che circolano sui social media mostrano edifici distrutti e veicoli in fiamme, evidenziando l’impatto devastante della violenza. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato l’azione russa come un atto vile e ha sottolineato la necessità di una risposta internazionale più forte contro Mosca.

Minacce aeree in Danimarca

Il 27 settembre, un drone non identificato è stato avvistato sopra l’aeroporto di Bardufoss, in Norvegia, costringendo un aereo a deviare verso Oslo. Questo evento ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza aerea, portando la Danimarca a imporre un divieto temporaneo di volo per tutti i droni civili. La decisione è stata presa in vista di un’importante riunione informale dei capi di stato e di governo, programmata per il primo ottobre 2025, e della conferenza della comunità politica europea il giorno successivo. Le autorità danesi hanno intensificato le misure di sicurezza per garantire la protezione dei partecipanti.

Risultati elettorali in Moldavia

Il 28 settembre, la Moldavia ha tenuto elezioni parlamentari cruciali, con il partito filo-europeo PAS (Partito di Azione e Solidarietà), guidato dalla presidente Maia Sandu, in vantaggio con il 45% dei voti. Con l’85% delle schede scrutinate, il partito ha superato il Blocco Patriottico filo-russo, che ha ottenuto il 27,65%. Queste elezioni sono state considerate decisive per il futuro della Moldavia, che si trova in una posizione delicata tra l’influenza dell’Unione Europea e quella russa. Sandu ha denunciato le interferenze russe nel processo elettorale, affermando che il suo paese è “in pericolo”.

Dichiarazioni di Orban e Zelensky

Il premier ungherese Viktor Orban ha criticato l’Unione Europea, affermando che sta trascinando i suoi membri in una guerra contro Mosca. Durante un evento celebrativo sul Danubio, ha dichiarato che l’UE sta cercando di sconfiggere la Russia, richiedendo un allineamento politico ed economico tra i suoi cittadini. Dall’altra parte, Zelensky ha descritto l’attacco russo come un tentativo di Mosca di continuare il conflitto, chiedendo un’azione decisiva da parte della comunità internazionale per fermare le aggressioni.

Rassicurazioni da Tajani sull’Italia

Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha cercato di tranquillizzare la popolazione riguardo a possibili minacce russe. In un’intervista, ha affermato che non ci sono segnali che suggeriscano un attacco alla nostra nazione e ha ribadito l’efficacia delle difese aeree italiane. Tajani ha sottolineato la necessità di non drammatizzare la situazione, mentre la comunità internazionale continua a monitorare gli sviluppi del conflitto.

Avvistamenti di droni in Europa

Nella notte tra il 29 e il 30 settembre, nuovi droni sono stati avvistati sopra il territorio europeo, in particolare sopra la base aerea danese di Karup e nella regione tedesca dello Schleswig-Holstein. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della NATO, ha attribuito la responsabilità di queste operazioni alla Russia, sottolineando la determinazione dell’Alleanza a rispondere con fermezza a tali violazioni dello spazio aereo.

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