Il profilo genetico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi, che ha riaperto le indagini su Andrea Sempio, risulta valido e sarà esaminato durante l’incidente probatorio fissato per il 18 dicembre 2025. Questa analisi potrebbe avere ripercussioni significative sull’inchiesta riguardante l’omicidio avvenuto a Garlasco diciotto anni fa. Il profilo genetico in questione ha alimentato un acceso dibattito, poiché la difesa di Alberto Stasi sostiene che possa appartenere proprio a Sempio, attualmente indagato per omicidio in concorso.
La questione del materiale biologico
La questione del materiale biologico raccolto è stata sempre contestata dai legali della famiglia Poggi, i quali hanno affermato che le evidenze non siano sufficienti per giungere a conclusioni affidabili. La controversia si infittisce ulteriormente con le nuove rivelazioni riguardanti un prestito. Infatti, lo zio di Andrea Sempio ha dichiarato: “Mio fratello mi ha chiesto un prestito, ma non ho chiesto per cosa fosse necessario”.
Sviluppi e contesto delle indagini
Questi sviluppi si inseriscono in un contesto già complesso, dove le indagini si sono protratte per anni e le verità sono state spesso messe in discussione. La riapertura del caso, avvenuta grazie al ritrovamento del DNA, potrebbe rappresentare un punto di svolta per le famiglie coinvolte e per l’intera comunità di Garlasco, che attende giustizia e chiarezza su un delitto che ha segnato profondamente la sua storia. L’incidente probatorio del 18 dicembre sarà un momento cruciale, in cui si spera di fare luce su una vicenda che continua a suscitare interrogativi e tensioni.