Nel suggestivo cortile d’onore della Pinacoteca di Brera a Milano, si è tenuta la sfilata della collezione primavera/estate 2026 di Giorgio Armani. Questo evento rappresenta un momento significativo, essendo la prima sfilata dopo la scomparsa dello stilista, avvenuta il 4 settembre. L’atmosfera era permeata da un delicato profumo, grazie alle sedute riservate ai selezionatissimi ospiti, mentre un pianoforte e una miriade di candele illuminavano il centro del cortile.
La prima fila ha visto la presenza di Cate Blanchett, musa e Global Ambassador beauty di Armani, che ha accolto accanto a sé Glenn Close, impeccabile in smoking e prossima protagonista del nuovo capitolo di “Knives Out”, e Lauren Hutton, vestita di bianco, che ha contribuito a portare il marchio Armani a Hollywood con il film “American Gigolo”. Accanto a loro, Richard Gere, accompagnato dalla moglie Alejandra Silva, ha rappresentato un legame simbolico tra il mondo del cinema e quello della moda. La sfilata ha attratto anche una selezione di volti noti del panorama europeo e italiano, tra cui James Norton, Margherita Buy, Toni Servillo, Anna Ferzetti, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Kasia Smutniak, Paola Cortellesi e il suo compagno regista Riccardo Milani, insieme a Giuseppe Tornatore e Marco Bellocchio. Sul fronte internazionale, Eiza González, Miguel Ángel Silvestre, Carrie Wong, Nathalie Emmanuel e Jesse Williams hanno portato il glamour delle serie TV più in voga, mentre il mondo della musica e della danza è stato rappresentato da Ludovico Einaudi, il quale ha suonato dal vivo, insieme a Roberto Bolle, Hugo Marchand e Alessandra Ferri.
Silenzio e lanterne bianche allo show sulle note dal vivo di Einaudi
Un’atmosfera di silenzio solenne ha avvolto la Pinacoteca di Brera durante la sfilata di Giorgio Armani, un evento che segna l’ultima creazione dello stilista. La sfilata ha avuto inizio con le melodie di Ludovico Einaudi, il quale ha suonato dal vivo mentre i modelli si muovevano sulla passerella allestita sotto i portici del museo, illuminata da centinaia di lanterne bianche. L’evento ha accolto circa 700 ospiti, molti dei quali star di Hollywood, con un dress code rigorosamente in black tie. La passerella ha visto il ritorno di figure emblematiche che hanno rappresentato la storia della maison, come Nadège Dubospertus, Markus Vanderloo, Gina Di Bernardo, Laura Reiff, Lavinia Birladeanu, Olga Sherer, Veronica Ruck, Veronika Pospisilova e Olga Serova. La loro presenza ha trasformato lo spettacolo in un tributo vivo alla visione di Armani, testimoniando la sua concezione di eleganza maschile e femminile attraverso 127 look, di cui 82 da donna e 45 da uomo.
Richard Gere: “Ho trovato il personaggio di American Gigolò grazie ad Armani”
Durante la sfilata, Richard Gere ha condiviso ricordi significativi legati alla sua collaborazione con Giorgio Armani. L’attore ha raccontato come il loro incontro sia avvenuto in occasione del film “American Gigolò”, sottolineando la mancanza di conoscenza della moda all’epoca. Indossando un abito Armani, Gere ha descritto come il designer abbia rivoluzionato il suo modo di percepire il costume, portandolo a muoversi con una nuova consapevolezza. “I tessuti erano morbidi, e lui si prendeva delle libertà stilistiche con queste spalle larghe”, ha dichiarato, esprimendo gratitudine per l’impatto che Armani ha avuto sulla sua carriera.
Un tributo alla memoria di Armani
La senatrice a vita Liliana Segre ha anch’essa onorato la memoria di Giorgio Armani durante l’evento, esprimendo un profondo rispetto per il lavoro dello stilista. Ha sottolineato come entrambi abbiano dedicato la propria vita a costruire qualcosa di significativo, pur in ambiti diversi. Segre ha evidenziato la reciproca stima tra loro, affermando che Armani ha dato tutto se stesso, proprio come lei ha fatto nel suo percorso di vita.
L’evento ha rappresentato un tributo straordinario a Giorgio Armani, un designer che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della moda e della cultura.