Istat: a agosto, calo dell’8,1% per l’export, Unione Nazionale Consumatori avverte sui dazi

Veronica Robinson

Settembre 29, 2025

Ad agosto 2025, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha registrato un significativo calo delle esportazioni italiane, con una diminuzione congiunturale dell’8,1% e una flessione del 7,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questi dati, pubblicati il 30 agosto, mettono in luce un trend preoccupante per l’economia nazionale.

Commento di Massimiliano Dona sull’accordo commerciale

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha commentato con toni allarmati l’impatto dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, siglato il 27 luglio 2025. Sebbene i dazi siano entrati in vigore solo dal 7 agosto, Dona sottolinea che già si osservano conseguenze drammatiche per le esportazioni italiane, che verso gli Stati Uniti hanno subito un crollo del 21,2% rispetto ad agosto 2024.

Critiche alla gestione dell’Unione Europea

Il presidente Dona ha criticato la gestione della situazione da parte dell’Unione Europea, evidenziando come la strategia di Trump non abbia incontrato una risposta adeguata da Bruxelles. “La politica arrogante di Trump ha creato danni ben più gravi del previsto,” ha affermato, sottolineando che la mancanza di una reazione europea ha permesso un aumento vertiginoso delle importazioni statunitensi, cresciute del 68,5%. Questa situazione, secondo Dona, rappresenta una chiara vittoria della strategia commerciale americana.

Prospettive future per le industrie italiane

Guardando al futuro, Dona esprime la speranza che le industrie italiane possano adattarsi e trovare soluzioni per mitigare l’impatto dei dazi. “Dobbiamo cercare nuovi mercati e sbocchi alternativi,” ha dichiarato, notando che le esportazioni italiane non stanno andando male in altre aree, con un incremento del 4,9% verso il Regno Unito e del 4,7% verso la Svizzera.

Invito all’azione per le aziende

Infine, Dona invita le aziende a non rimanere passive in attesa di aiuti pubblici, ma a prendere iniziative per fronteggiare questa crisi commerciale. La situazione attuale richiede un’azione rapida e strategica per garantire la competitività delle esportazioni italiane nel panorama globale.

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