Il film biografico tanto atteso, che esplora un periodo critico della carriera della rockstar statunitense Bruce Springsteen, ha fatto il suo debutto domenica 28 settembre 2025 al New York Film Festival. Questo evento ha attirato l’attenzione di molti appassionati e critici del settore, con una partecipazione significativa del cast e della troupe, che hanno sfilato sul red carpet all’interno del prestigioso Lincoln Center di New York.
Il ruolo di Jeremy allen white
Durante la presentazione, Jeremy Allen White, noto per il suo ruolo nella serie “The Bear” di FX, ha condiviso le sue iniziali esitazioni riguardo all’assunzione del ruolo principale nel film. “Non avevo esperienza con la chitarra e non sapevo cantare. Sono consapevole di quanto Bruce sia significativo per molte persone,” ha rivelato White. Ha poi raccontato di un incontro personale con Bruce Springsteen, durante il quale il leggendario artista gli ha espresso il desiderio di vederlo interpretare il suo personaggio. “Mi ha detto che desiderava che fossi io a farlo, quindi non volevo deluderlo,” ha aggiunto l’attore.
Un bivio nella carriera di Springsteen
Il film si concentra su un momento cruciale della carriera di Bruce Springsteen, situato nei primi anni ’80, quando l’artista si trovava a un bivio significativo. Nonostante il successo ottenuto con album iconici come “Born to Run” e “The River”, Springsteen si trovava a dover affrontare una serie di sfide personali mentre cercava di gestire la sua crescente fama. Questo periodo di transizione è rappresentato nel film come un momento di vulnerabilità , in cui il musicista combatteva contro i propri demoni personali.
Le testimonianze di Little steven
Alla premiere era presente anche Little Steven, storico membro della E Street Band, che ha condiviso i suoi ricordi di quei tempi. “Non eravamo a conoscenza di ciò che il film rivela,” ha dichiarato, riferendosi al processo creativo che ha portato alla realizzazione dell’album. “Mentre la band stava lavorando insieme, Bruce si trovava spesso da solo nella sua stanza con il suo roadie. Non assistevamo a ciò che accadeva dietro le quinte, quindi non eravamo consapevoli del lato oscuro o delle difficoltà interiori che stava affrontando. È stata una vera rivelazione leggere di tutto questo nel suo libro,” ha concluso Little Steven, sottolineando l’importanza della narrazione personale di Springsteen nel contesto del film.