Una Moldavia sempre più orientata verso l’Unione Europea ha registrato un importante risultato elettorale il 28 settembre 2025, allorché il partito PAS, guidato dalla presidente Maia Sandu, ha ottenuto una netta vittoria. Il partito ha conquistato circa il 44% dei voti, superando il rivale filorusso, che ha ottenuto il 28%. Questo voto segna un ulteriore allontanamento della Moldavia dall’influenza russa, evidenziando un chiaro desiderio della popolazione di avvicinarsi all’Europa.
Il contesto politico della Moldavia
La Moldavia, un Paese situato tra Romania e Ucraina, si trova in una posizione geopolitica delicata, a cavallo tra l’Occidente e l’Oriente. La recente tornata elettorale ha messo in luce le tensioni esistenti tra le forze pro-europee e quelle filorusse, in un contesto storico segnato da conflitti e instabilità. La presenza di soldati russi nella regione della Transnistria, un’area separatista che ha dichiarato l’indipendenza nel 1990, continua a essere una fonte di preoccupazione per il governo moldavo e per i suoi cittadini.
Nel corso degli ultimi anni, la Moldavia ha cercato di rafforzare i legami con l’Unione Europea, ricevendo supporto economico e politico. Tuttavia, le elezioni del 2025 hanno dimostrato che la strada verso l’integrazione europea è ancora irta di ostacoli. Le accuse di irregolarità elettorali e di interferenze esterne sono emerse durante la campagna, con il partito filorusso che ha denunciato brogli e manipolazioni. Queste tensioni riflettono una divisione profonda all’interno della società moldava, dove le opinioni su orientamenti politici e culturali sono spesso polarizzate.
Le reazioni internazionali e locali
La vittoria del partito PAS ha suscitato reazioni contrastanti sia a livello nazionale che internazionale. Gli osservatori dell’Unione Europea hanno accolto con favore il risultato, interpretandolo come un segnale di stabilità e di supporto ai valori democratici. D’altro canto, la Russia ha espresso preoccupazione per l’andamento delle elezioni, accusando il governo moldavo di non rispettare gli interessi della popolazione filorussa.
All’interno della Moldavia, i sostenitori di Maia Sandu hanno festeggiato il successo, vedendolo come un’opportunità per continuare il processo di riforme e di avvicinamento all’Europa. Tuttavia, i critici avvertono che le divisioni politiche potrebbero intensificarsi, portando a un clima di conflitto interno. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come il nuovo governo gestirà le sfide economiche e sociali, in un contesto in cui la stabilità politica rimane precaria.
La Moldavia, dunque, si trova a un bivio, con la necessità di affrontare le pressioni interne ed esterne, mentre cerca di costruire un futuro che possa rispondere alle aspirazioni della sua popolazione e alle sfide geopolitiche della regione.