Il 29 settembre 2025, la capitale ucraina, Kiev, ha subito un attacco aereo di proporzioni devastanti da parte delle forze russe. L’assalto ha avuto inizio nella serata precedente e si è protratto per ben 12 ore, coinvolgendo un massiccio impiego di droni e missili. Secondo le autorità locali, sono state registrate almeno quattro vittime, tra cui una bambina di soli 12 anni. L’operazione militare ha provocato danni ingenti, distruggendo numerosi palazzi residenziali e seminando il panico tra la popolazione.
Dettagli dell’attacco a Kiev
L’attacco ha visto l’impiego di circa 500 droni e 40 missili, un’azione che ha sorpreso i residenti e ha messo a dura prova le difese aeree ucraine. Le immagini e i video girati dai giornalisti di Rainews24 mostrano i danni devastanti inflitti ai quartieri colpiti, con edifici ridotti in macerie e la popolazione in preda al terrore. Il sindaco di Kiev ha commentato l’accaduto, affermando che l’obiettivo di Mosca è quello di fiaccare la morale della popolazione ucraina, colpendo indiscriminatamente aree residenziali e civili.
La risposta del governo polacco non si è fatta attendere: per garantire la sicurezza dei propri cittadini, è stata disposta la chiusura dello spazio aereo. Questa misura, sebbene necessaria, ha ulteriormente aumentato le tensioni nella regione, già fortemente provata dal conflitto in corso. Le autorità ucraine hanno avviato un’indagine per comprendere le modalità e l’estensione dell’attacco, mentre i soccorritori continuano a lavorare tra le macerie per cercare eventuali sopravvissuti.
Reazioni internazionali e impatti sul conflitto
L’attacco a Kiev ha suscitato reazioni di condanna da parte della comunità internazionale. Diverse nazioni hanno espresso solidarietà all’Ucraina, denunciando la violenza indiscriminata delle forze russe. Gli esperti di geopolitica avvertono che l’escalation degli attacchi potrebbe portare a un ulteriore inasprimento del conflitto, con possibili ripercussioni su scala globale.
La situazione sul campo rimane incerta, con le forze ucraine che cercano di rafforzare le difese e prepararsi a ulteriori attacchi. Gli analisti prevedono che l’uso di droni e missili continuerà a essere una strategia predominante da parte della Russia, rendendo sempre più difficile la vita quotidiana per i residenti di Kiev e delle altre città ucraine.
In questo contesto di crescente violenza, la popolazione civile si trova a fronteggiare una crisi umanitaria senza precedenti, con migliaia di persone sfollate e bisognose di aiuti immediati. Le organizzazioni umanitarie stanno intensificando gli sforzi per fornire supporto a chi ha perso tutto e per garantire la sicurezza dei più vulnerabili.