Oncologi: a Gaza si registrano vittime civili mentre l’indifferenza persiste

Rosita Ponti

Settembre 29, 2025

“Come Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), abbiamo già denunciato nel 2024 le difficoltà nell’accesso alle cure oncologiche nei contesti di guerra. Oggi, la nostra voce si fa ancora più forte, a sostegno di tutti gli operatori sanitari, dei pazienti, dei civili e dei bambini che da troppo tempo perdono la vita a Gaza, in un clima di indifferenza generale”. Queste le parole diffuse dall’associazione degli oncologi attraverso il proprio profilo Instagram.

Il termine healthocide

Healthocide è il termine coniato dalla rivista BMJ Global Health per descrivere la devastazione sistematica e deliberata del sistema sanitario a Gaza, perpetrata dall’esercito israeliano. La situazione è drammatica: sono stati registrati 986 operatori sanitari uccisi, con molti altri detenuti senza accuse e la maggior parte delle strutture sanitarie distrutte, incluso l’unico centro oncologico specializzato presente nella Striscia.

La denuncia dell’associazione

“A Gaza – prosegue Aiom – non si muore solo a causa delle bombe, ma anche per la mancanza di cure e per diagnosi non effettuate”. La denuncia dell’associazione sottolinea l’urgenza di un intervento internazionale per salvaguardare la salute dei cittadini, che si trovano a fronteggiare una crisi sanitaria senza precedenti. La comunità internazionale è chiamata a prestare attenzione a questa emergenza, affinché non si continui a ignorare il dramma che si sta consumando nella Striscia di Gaza.

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