Ricostruzione della lingua per un’infermiera tramite lembi del braccio

Rosita Ponti

Settembre 29, 2025

All’ospedale all’Angelo di Mestre, il 15 gennaio 2025, un’importante operazione ha riportato alla normalità la vita di un’infermiera trentenne, la quale ha subito la ricostruzione della lingua utilizzando lembi prelevati dal suo braccio. Questo intervento è stato reso necessario a seguito della diagnosi di una forma tumorale alla lingua. La complessità dell’operazione ha richiesto ben sette ore e mezza in sala operatoria, ma ha portato risultati significativi, ripristinando eloquio, gusto, movimento e sensibilità.

La storia di Sara

La protagonista di questa storia è Sara, un’infermiera originaria della Sardegna, che ha deciso di trasferirsi in Veneto all’età di 19 anni per perseguire la sua carriera nel settore sanitario. Dopo essersi laureata all’Università di Padova, ha lavorato nel Pronto Soccorso dell’ospedale all’Angelo di Mestre e successivamente al Ca’ Foncello di Treviso. Durante il suo percorso formativo, ha avuto l’opportunità di assistere a interventi simili, acquisendo così una consapevolezza unica riguardo a ciò che l’attendeva.

La diagnosi e il cambiamento

Nel gennaio di quest’anno, Sara ha notato un’afta alla lingua, inizialmente fastidiosa, che si è poi evoluta in una neoformazione di dimensioni maggiori. Inizialmente, i risultati degli esami avevano suggerito che non vi fosse nulla di grave, ma la biopsia ha rivelato una verità inaspettata: un carcinoma squamoso. Questo momento ha segnato un punto di svolta nella sua vita, portandola a confrontarsi con una realtà difficile e spaventosa.

L’intervento chirurgico

L’intervento chirurgico, descritto dai medici come altamente sofisticato, ha visto la collaborazione di due équipe specialistiche: quella di Otorinolaringoiatria, guidata dal Dottor Doriano Politi, e quella di Chirurgia plastica, diretta dal Dottor Eugenio Fraccalanza. Entrambi i professionisti hanno sottolineato il valore della medicina moderna, che ha reso possibile un risultato che molti considererebbero miracoloso.

Il percorso di riabilitazione

Dopo l’operazione, Sara ha intrapreso un percorso di riabilitazione che ha incluso radioterapia, chemioterapia e logopedia. “Il mio atteggiamento è cambiato radicalmente”, ha dichiarato. “Dalla paura iniziale ho trovato coraggio e determinazione. Ho scoperto una forza interiore che non sapevo di possedere e desidero condividere questa esperienza con chi si trova nella mia stessa situazione. Leggere le storie di altri pazienti mi ha dato speranza e voglio tornare a vivere la mia vita, e anche di più”.

Un esempio di resilienza

Questa storia di resilienza e speranza rappresenta un esempio di come la medicina e la determinazione personale possano affrontare sfide straordinarie, restituendo non solo la salute, ma anche la gioia di vivere.

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