Sei studenti su dieci rientrano in aula nel 2025 senza aver completato le attività assegnate durante le vacanze estive, ignorando le scadenze stabilite. Solo un terzo degli alunni può affermare di aver portato a termine tutti i compiti, mentre più di due studenti su tre, tra coloro che hanno svolto le attività , ammettono di aver fatto ricorso all’Intelligenza Artificiale per completare gli esercizi in modo rapido e senza sforzo.
Risultati del sondaggio tra gli studenti
Queste informazioni emergono da un recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net, che ha coinvolto 1.000 studenti delle scuole medie e superiori. La rilevazione è stata effettuata subito dopo l’inizio del nuovo anno scolastico. Solo il 34% degli alunni ha dichiarato di essere in regola con gli esercizi assegnati all’inizio dell’estate. Il 40% ha completato la maggior parte dei compiti, mentre il 13% ha ammesso di aver svolto meno della metà delle attività . Un numero simile di studenti non ha praticamente fatto nulla, presentandosi a scuola a mani vuote. Nelle scuole medie, si è registrato un maggiore rigore: il 51% ha completato tutti i compiti, mentre il 35% si è fermato a metà . Tuttavia, un alunno su sette ha completamente ignorato le assegnazioni. Nelle scuole superiori, la situazione è diversa: solo un terzo degli studenti ha completato i compiti, il 41% è rimasto a metà e quasi un terzo (29%) è tornato in aula senza aver svolto alcun esercizio.
Utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle attività scolastiche
La tendenza a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per completare le attività scolastiche è evidente. Il 59% degli studenti ammette di aver fatto ricorso a questa tecnologia, con un utilizzo inferiore tra le scuole medie (45%) e maggiore tra le superiori (63%). Il 20% degli studenti ha dichiarato di usare l’IA con una certa frequenza, mentre un 33% la utilizza sporadicamente. Solo il 6% afferma di aver fatto un uso costante dell’IA per tutti i compiti. Questa tecnologia è diventata una risorsa fondamentale per gli studenti per velocizzare le attività scolastiche. A questo si aggiungono il supporto dei genitori e l’accesso a risorse online, portando a risultati che spesso non riflettono il reale impegno degli studenti. Solo un terzo degli intervistati, il 33%, può vantare elaborati originali frutto esclusivamente del proprio lavoro, mentre il 9% ammette di aver prodotto quasi nulla di proprio, con compiti che mancano di autenticità . La maggior parte, il 40%, si colloca a metà strada, avendo realizzato lavori propri solo in parte.
Percezione dei compiti e carico di lavoro
Questa situazione sembra derivare da una percezione distorta dei compiti, considerati sempre più come un fastidio piuttosto che come strumenti utili per l’apprendimento. A contribuire a questa visione è il fatto che alcuni docenti tendono a sovraccaricare gli studenti con un’eccessiva quantità di compiti, talvolta aggiungendo nuove attività anche durante le vacanze.
Tipologie di compiti assegnati
Il risultato è che molti studenti si trovano disorientati di fronte a un carico di compiti che, oltre agli esercizi tradizionali, include anche attività più creative. Il 38% degli studenti ha dovuto affrontare anche compiti alternativi, mentre il 62% ha ricevuto principalmente esercizi tradizionali. Tra coloro che hanno avuto compiti creativi, il 41% li ha considerati prioritari, ma un altro 43% ha dedicato più tempo agli esercizi tradizionali. Solo il 16% ha scelto di ignorarli completamente.
Reazioni delle famiglie ai compiti
Questa situazione alimenta la crescente opposizione delle famiglie nei confronti dei compiti assegnati. Oltre il 40% degli intervistati ha dichiarato che i propri genitori si sono mostrati contrari alle assegnazioni per le vacanze. Il 27% ha comunque invitato i figli a svolgerli per evitare problemi, il 3% ha vietato di farli e il 13% ha offerto supporto diretto durante l’esecuzione dei compiti.
Impatto dell’impegno scolastico sulla vita familiare
Un ulteriore aspetto da considerare è che l’impegno scolastico ha un impatto significativo sulla vita familiare. Il 33% degli studenti ha dovuto portare con sé il materiale scolastico anche durante le vacanze, mentre il 29% ha portato solo le letture. Secondo i detrattori, l’onere dei compiti incide sul riposo estivo, sottraendo tempo prezioso alla famiglia e alla possibilità di staccare la mente dagli impegni. Solo il 30% degli studenti afferma di essere riuscito a disconnettersi completamente dalla scuola, senza pensare agli esercizi per le vacanze.