Davanti ai magistrati, l’imprenditore Ragnedda ha raccontato un episodio drammatico avvenuto a Sassari, dove si trova attualmente detenuto nel carcere di Bancali. Durante l’udienza, ha riferito di essere stato aggredito da Cinzia, la quale, secondo la sua versione, avrebbe tentato di tagliargli la lingua con un coltello. Ragnedda ha spiegato di aver reagito all’aggressione sparando, esprimendo rimpianto per la sua scelta. “Avrei potuto optare per un’altra soluzione, ma ho preso quella errata. Avrei potuto scappare, ma non l’ho fatto”, ha dichiarato in aula.
Dettagli sull’episodio
L’episodio, avvenuto nel 2025, ha sollevato interrogativi sulla dinamica dell’aggressione e sulle motivazioni che hanno portato Ragnedda a utilizzare un’arma. La sua testimonianza, carica di emozione, ha messo in luce il conflitto interiore che ha vissuto in quel momento cruciale. Attualmente, l’imprenditore è sottoposto a sorveglianza speciale, in attesa di ulteriori sviluppi del caso che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica e degli inquirenti.