In Italia, investimenti di quasi 2,5 miliardi in sette anni per la ricerca sul cancro

Veronica Robinson

Settembre 30, 2025

Tra il 2016 e il 2023, l’Italia ha investito quasi due miliardi e mezzo di euro nella ricerca sul cancro. Questo imponente sforzo ha visto il settore non profit emergere come la principale fonte di finanziamento, con oltre 1,17 miliardi di euro raccolti. I dati sono stati presentati oggi, 5 marzo 2025, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, durante la celebrazione del 60° anniversario della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro.

Finanziamenti del settore non profit

Nel contesto dei finanziamenti provenienti dal settore non profit, Airc si conferma il leader indiscusso, avendo erogato più di 973 milioni di euro, che rappresentano circa il 45% del totale dei 2,47 miliardi destinati alla ricerca. Seguono la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (FPRC), che ha contribuito con poco più di 100 milioni di euro, e la Fondazione Veronesi, con un supporto di quasi 50 milioni. Altri enti significativi includono l’Ail con 30,2 milioni, la Lilt con 20 milioni e la Fondazione Pezcoller, che ha fornito 3,9 milioni di euro. Questi enti sono attivi nel sostenere diverse aree di ricerca, inclusa quella di base, preclinica, clinica e traslazionale, attraverso bandi competitivi e borse di studio.

Finanziamenti pubblici e contributi europei

Il Ministero della Salute ha fornito circa 635 milioni di euro, pari al 29% del totale, di cui 533 milioni sono stati destinati alla ricerca corrente. Le risorse si suddividono in quattro principali canali: la ricerca corrente (84%), rivolta agli IRCCS, con una stabilità nella percentuale di fondi dedicati all’oncologia, che si attesta intorno al 51-54%; la ricerca finalizzata (8%), che comprende bandi per progetti oncologici; i finanziamenti a reti e programmi collaborativi (6%); e investimenti in conto capitale. L’Unione Europea ha contribuito con circa 505 milioni di euro, rappresentando il 20% del totale, attraverso il Pnrr (circa 221 milioni per progetti oncologici) e programmi come Horizon 2020 e Horizon Europe, che hanno fornito circa 186 milioni in totale.

Contributi dal ministero dell’università e della ricerca

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha aggiunto un contributo di 120 milioni di euro, considerato essenziale per garantire la vitalità della ricerca oncologica accademica. Questo finanziamento si concentra sulla ricerca di base e sulla sinergia tra università, centri di ricerca e il sistema sanitario. Inoltre, l’Aifa ha stanziato 15,5 milioni per bandi specifici e fondi a sostegno di progetti oncologici, principalmente per lo sviluppo di terapie innovative. Anche alcune Regioni, come la Toscana, hanno contribuito con quasi 5 milioni di euro per il cofinanziamento di iniziative in questo ambito.

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