Obesità: negli Stati Uniti, gli over 200 rifiutati dalle cliniche o trattati in condizioni difficili

Rosita Ponti

Settembre 30, 2025

I pazienti affetti da obesità patologica, in particolare quelli che superano i 200 chili, si trovano spesso ad affrontare situazioni di discriminazione e difficoltà nell’accesso alle cure mediche. Un recente studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine ha rivelato che le barriere per i pazienti con un peso di 450 libbre o più sono significative quando tentano di prenotare o partecipare a visite presso studi medici specializzati. La ricerca, condotta da Northwestern Medicine, ha messo in evidenza queste problematiche in modo dettagliato.

Metodologia dello studio

Per realizzare la ricerca, gli scienziati hanno adottato il metodo del “cliente misterioso” per tentare di fissare appuntamenti per un paziente ipotetico del peso di 200 kg in cliniche di cinque specializzazioni mediche: dermatologia, endocrinologia, ostetricia e ginecologia, chirurgia ortopedica e otorinolaringoiatria. Queste strutture erano situate in quattro aree metropolitane degli Stati Uniti, tra cui Boston, Cleveland, Houston e Portland, nel 2025. Gli ipotetici pazienti erano in grado di camminare e non necessitavano di assistenza per accedere al lettino. I ricercatori si proponevano di verificare se le cliniche rispettassero gli standard minimi per l’assistenza ai pazienti bariatrici, che includono lettini o sedie con un limite di peso adeguato, posti a sedere nelle sale d’attesa, corridoi e porte abbastanza ampi, oltre a camici di dimensioni appropriate.

Risultati e scoperte

Delle 300 cliniche analizzate, il 52% non rispettava gli standard di cura di base, mentre il 41% ha rifiutato di fissare un appuntamento. Gli otorinolaringoiatri si sono dimostrati i meno propensi a programmare visite per il paziente, con solo il 48,3% delle richieste accolte, rispetto a una media del 59%. Questo avveniva nonostante i ricercatori avessero indicato che il paziente potesse avere un tumore durante la richiesta di appuntamento. Solo 117 studi (pari al 39%) sono risultati completamente accessibili, con gli studi di endocrinologia che si sono rivelati i più disponibili a programmare visite e a soddisfare gli standard di cura di base. Un ulteriore 16% delle cliniche disposte a fissare appuntamenti presentava piani di cura non conformi agli standard, proponendo soluzioni come la visita in piedi o l’uso di un lenzuolo al posto di un camice.

Commenti degli esperti

Tara Lagu, docente a contratto di medicina e scienze sociali mediche presso la Feinberg School of Medicine della Northwestern University, ha sottolineato come i pazienti con grave obesità affrontino già sfide significative legate alla vergogna e alla difficoltà di accedere ai servizi. “Dire a un paziente che non può essere visitato su un lettino o che deve rimanere in piedi durante la visita rende l’esperienza medica umiliante e degradante“, ha affermato. Molly Hales, medico presso l’Università di Medicina di Chicago, ha aggiunto che i dati raccolti potrebbero sottostimare il problema, evidenziando come molti pazienti obesi possano essere riluttanti a chiedere accomodamenti a causa dello stigma sociale.

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