Street food e ristorazione: oltre un terzo dei locali ignora le normative dei NAS

Veronica Robinson

Settembre 30, 2025

Con l’arrivo della stagione autunnale, si è conclusa l’operazione Healthy Summer 2025, una campagna di controlli avviata a giugno dai Carabinieri del NAS, su indicazione del Ministero della Salute e del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. L’iniziativa ha avuto come obiettivo principale quello di garantire la qualità e la sicurezza dei servizi offerti, non solo ai turisti, ma anche a coloro che hanno trascorso l’estate in ospedali e RSA.

Risultati delle ispezioni: un locale su tre non conforme

Durante l’operazione, sono state effettuate 3.563 ispezioni in una varietà di strutture, tra cui agriturismi, stabilimenti balneari, villaggi turistici, centri benessere e ristoranti lungo le autostrade. Le verifiche hanno portato alla luce 1.331 irregolarità, che rappresentano il 37% del totale dei controlli effettuati. Sono state fatte 1.291 segnalazioni alle autorità competenti e sono state riscontrate 2.146 violazioni complessive. Inoltre, le autorità hanno adottato 20 misure restrittive della libertà personale.

Nel corso delle operazioni, sono state contestate 183 violazioni penali e 1.963 sanzioni amministrative, per un importo complessivo che supera 1,5 milioni di euro. Gli agenti hanno proceduto al sequestro di alimenti e bevande non conformi, il cui valore commerciale è stimato in oltre 38 milioni di euro.

Il settore dello street food sotto la lente d’ingrandimento

Le ispezioni hanno evidenziato come il settore dello street food sia stato particolarmente colpito dalle irregolarità, con 327 violazioni su 691 controlli. Anche le strutture socio-assistenziali hanno mostrato un alto tasso di irregolarità, con 255 anomalie riscontrate su 852 verifiche.

I Carabinieri del NAS hanno intensificato i controlli in risposta a un recente allarme riguardante casi di botulismo legati al consumo di conserve e preparazioni artigianali. L’obiettivo di queste azioni è garantire il rispetto delle normative riguardanti la produzione, la conservazione e la tracciabilità degli alimenti, al fine di prevenire rischi per la salute pubblica.

In aggiunta, i controlli nei centri benessere e nelle attività estetiche hanno verificato l’applicazione delle nuove norme che vietano l’uso di sostanze tossiche nei trattamenti per le unghie. Dallo scorso 1° settembre, è in vigore un regolamento europeo che proibisce la commercializzazione di sostanze come il TPO e il DMTA, catalogate come CMR 1B (Cancerogene, Mutagene, Tossiche per la Riproduzione). Questo divieto impone il ritiro dal mercato di tali prodotti e richiede ai produttori di trovare alternative più sicure.

Controlli a Bologna: sequestrati 674 kg di conserve a rischio

I Carabinieri del NAS di Bologna hanno effettuato controlli mirati presso aziende produttrici di conserve vegetali, a seguito di preoccupazioni relative al rischio botulino. Nella seconda metà di agosto, un’ispezione in un’azienda agricola della provincia ha rivelato gravi inadeguatezze nelle procedure di pastorizzazione, esponendo i consumatori al rischio di tossine.

Durante le operazioni, sono stati rinvenuti centinaia di vasetti di vetro riutilizzati senza adeguate procedure di pulizia, contenitori di confetture privi di etichette e oltre 1.500 vasetti e bottiglie di prodotti risalenti a produzioni di anni precedenti. Le condizioni igieniche degli ambienti di lavorazione erano carenti, con presenza di sporcizia e materiali non conformi.

Al termine delle verifiche, i Carabinieri hanno sequestrato 674 kg di confetture e succhi di frutta, per un valore stimato di oltre 15.000 euro. L’AUSL è stata informata dell’esito dell’ispezione e ha disposto la sospensione dell’attività di produzione e commercio di conserve alimentari, con una valutazione complessiva delle perdite pari a circa 150.000 euro. Le sanzioni amministrative comminate ammontano a 4.500 euro.

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