La situazione in Ucraina continua a essere critica, con il conflitto che ha raggiunto il giorno 1315. Il 20 settembre 2025, Mosca ha risposto alle notizie riguardanti i missili Tomahawk, affermando che non esistono “armi magiche”. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l’importanza di un “scudo aereo congiunto Ucraina–Europa” per affrontare le minacce russe. A Bruxelles, il Consiglio dell’Unione Europea sta lavorando per superare il veto dell’Ungheria sull’adesione di Kiev.
Attacco aereo in Ucraina: vittime civili a Sumy
Nella notte del 20 settembre, la regione nord-orientale di Sumy è stata colpita da un attacco aereo che ha portato alla tragica morte di una famiglia di quattro persone. Oleg Grygorov, capo dell’amministrazione militare regionale, ha confermato l’incidente tramite un post su Telegram, specificando che il nemico ha preso di mira un edificio residenziale nel villaggio di Chernechchyna, all’interno della comunità di Krasnopillia. I soccorritori hanno recuperato i corpi di due genitori e dei loro due figli, di sei e quattro anni. Questo attacco evidenzia la continua vulnerabilità dei civili in un contesto di conflitto prolungato.
Zelensky chiede un’alleanza europea per la difesa aerea
Il 20 settembre, durante un discorso in videoconferenza al Forum sulla sicurezza di Varsavia, il presidente Zelensky ha esortato i partner europei a collaborare per costruire uno “scudo aereo comune” contro le aggressioni russe. Zelensky ha dichiarato che le minacce alla sicurezza in Europa sono alimentate dalle azioni della Russia e ha invitato la Polonia e altri alleati a unirsi in questa iniziativa. Questo appello sottolinea l’urgenza di una risposta collettiva alle minacce aeree, che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza non solo dell’Ucraina, ma dell’intera Europa.
Vertice Cpe: Zelensky presente a Copenaghen il 2 ottobre
Il presidente ucraino parteciperà alla riunione informale dei leader dell’Unione Europea il 1° ottobre 2025 a Copenaghen tramite collegamento video. Tuttavia, sarà presente di persona al vertice della Comunità politica europea (Cpe) il giorno successivo. Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, un alto funzionario dell’UE ha confermato che Zelensky non potrà partecipare fisicamente alla discussione iniziale, ma sarà presente al settimo vertice della Cpe, un’importante occasione per discutere il futuro dell’Ucraina in Europa.
Interferenze russe nelle elezioni moldave
Il 20 settembre, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Bruxelles di interferire negli affari interni della Moldavia, sostenendo che durante le elezioni parlamentari, i politici europei avrebbero fatto campagna per il partito d’Azione e Solidarietà , legando il supporto finanziario alla vittoria del partito. Queste dichiarazioni mettono in luce le tensioni tra Mosca e Bruxelles e la complessità della situazione politica in Moldavia, dove la Russia continua a esercitare una notevole influenza.
Germania fornisce sistemi Patriot all’Ucraina
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha annunciato che la Germania fornirà due ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina entro la fine del 2025. Questa decisione è stata comunicata durante il Forum sulla sicurezza di Varsavia. La richiesta di Kiev per questi sistemi è stata costante, data la loro capacità di difendere le città ucraine dagli attacchi russi. La scorsa settimana, Zelensky ha confermato la consegna di un sistema Patriot da parte di Israele. Questo supporto militare è cruciale per l’Ucraina, che continua a fronteggiare un’intensificazione degli attacchi.
Putin ordina il reclutamento di 135.000 soldati
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il reclutamento di 135.000 cittadini russi di età compresa tra i 18 e i 30 anni per il servizio militare, a partire dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2025. Questa notizia è stata riportata dall’agenzia Interfax, evidenziando l’intensificazione degli sforzi russi per rafforzare le proprie forze armate in un momento di crescente tensione nel conflitto ucraino.
Reazioni del Cremlino sui missili Tomahawk
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato le dichiarazioni degli Stati Uniti riguardo ai missili Tomahawk, affermando che non esistono soluzioni magiche per il regime di Kiev. Peskov ha sottolineato la necessità di un’analisi approfondita sulla capacità di lanciare questi missili e ha indicato che i negoziati con l’Ucraina sono attualmente in pausa a causa della riluttanza di Kiev a continuare il dialogo.
Proposta di scudo aereo dall’Ucraina
Il presidente Zelensky ha ribadito l’intenzione di costruire uno scudo aereo congiunto con Europa, sottolineando che l’Ucraina è in grado di affrontare le minacce aeree russe. Durante il Forum sulla sicurezza di Varsavia, ha dichiarato che se i paesi europei collaborano, sarà possibile creare un sistema di difesa efficace contro le aggressioni aeree. Zelensky ha anche menzionato il cambiamento di atteggiamento del presidente americano Donald Trump nei confronti della sicurezza in Europa.
Iniziativa di António Costa per l’adesione dell’Ucraina all’UE
Il presidente del Consiglio europeo, António Costa, sta lavorando per superare il veto dell’Ungheria sull’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Secondo Politico, Costa ha fatto pressioni sui leader europei durante incontri recenti e sta cercando di facilitare l’apertura dei negoziati per garantire che gli sforzi di riforma dell’Ucraina possano tradursi in progressi concreti.
Attacchi a lungo raggio autorizzati da Trump
Keith Kellogg, inviato speciale del presidente Trump per l’Ucraina, ha dichiarato che il presidente americano ha autorizzato attacchi a lungo raggio contro la Russia. Questa affermazione segna un ulteriore passo nella strategia di supporto degli Stati Uniti all’Ucraina nel conflitto in corso.
Zelensky accusa Mosca di utilizzare petroliere per lanciare droni
Nel suo discorso serale, Zelensky ha accusato le petroliere russe di essere utilizzate come copertura per lanciare droni sull’Europa. Ha chiesto un divieto di navigazione per queste navi nel Mar Baltico e in altri mari, sottolineando la necessità di misure preventive per proteggere la sicurezza europea.
Critiche di Orban all’Unione Europea
Il premier ungherese Viktor Orban ha espresso forti critiche nei confronti dell’Unione Europea, definendola un “progetto di guerra” contro la Russia. Durante le celebrazioni del ponte Maria Valeria, ha avvertito che i leader di Bruxelles stanno cercando di sconfiggere Mosca, richiedendo un allineamento politico e strategico tra i cittadini e le nazioni dell’UE. Le sue dichiarazioni evidenziano le divisioni interne all’Unione riguardo al conflitto ucraino.