Femminicidio nel Beneventano: Salvatore Ocone confessa gli omicidi

Rosita Ponti

Ottobre 1, 2025

Mercoledì 1 ottobre 2025, Salvatore Ocone, un uomo di 45 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver perpetrato un omicidio familiare nel comune di Paupisi, situato nel Beneventano. Secondo le autorità, Ocone ha confessato di aver ucciso la moglie e il figlio di 15 anni, mentre ha ridotto in fin di vita la figlia di 16 anni, che ora è ricoverata in condizioni critiche. L’episodio ha scosso la comunità locale, portando a un’indagine approfondita da parte dei Carabinieri.

Dettagli dell’omicidio

Ocone ha ammesso le sue responsabilità durante un interrogatorio che si è svolto nella notte, presso la caserma dei Carabinieri di Campobasso. L’uomo è stato fermato nelle campagne di Ferrazzano, dove si era rifugiato dopo il crimine. Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini, portando al suo arresto e al trasferimento nel carcere di Campobasso. Le accuse mosse nei suoi confronti comprendono duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.

Durante l’interrogatorio, Ocone ha fornito dettagli inquietanti sull’accaduto. Le prime informazioni indicano che l’uomo avrebbe colpito i figli subito dopo aver ucciso la moglie, escludendo quindi l’ipotesi di un’aggressione avvenuta durante la fuga. La figlia, gravemente ferita, è stata trasferita d’urgenza dall’ospedale Cardarelli di Campobasso al Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, per ricevere un intervento chirurgico salvavita.

Reazioni della comunità e delle autorità

L’episodio ha suscitato un forte sgomento nella comunità di Paupisi, dove l’omicidio ha lasciato segni profondi. Le autorità locali hanno espresso la loro vicinanza alle famiglie coinvolte e hanno avviato iniziative per supportare le vittime di violenza domestica. Il sindaco della città ha dichiarato che è fondamentale affrontare il problema della violenza di genere con maggiore attenzione, sottolineando l’importanza di campagne di sensibilizzazione e di supporto per le vittime.

Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica degli eventi e per raccogliere testimonianze che possano fornire un quadro più completo della situazione. La comunità è scossa e molti cittadini si sono riuniti per manifestare solidarietà e per chiedere giustizia per le vittime di questa tragedia familiare.

L’attenzione dei media è alta e le notizie relative a questo caso continuano a diffondersi, mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni della figlia di Ocone e sull’andamento del procedimento legale nei confronti dell’uomo accusato di questo terribile crimine.

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