Il 1° ottobre 2025, a Roma, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha illustrato ai giornalisti i dettagli del Disegno di Legge Delega relativo al Testo Unico per la Farmaceutica, un’iniziativa approvata dal Consiglio dei Ministri il 18 settembre. Durante la conferenza stampa, Schillaci ha messo in evidenza l’importanza di questa riforma, definendola non solo un aggiornamento normativo, ma un chiaro segnale della volontà politica di ristrutturare il settore farmaceutico in Italia.
La necessità di una riforma strutturale
Orazio Schillaci ha sottolineato che l’attuale legislazione presenta una frammentazione e una complessità che ostacolano l’accesso ai farmaci e complicano i processi di autorizzazione. Secondo il Ministro, il nuovo Testo Unico si propone di semplificare e modernizzare il quadro normativo, garantendo un accesso equo alle cure per tutti i cittadini. “Abbiamo vissuto troppo a lungo in un labirinto normativo”, ha dichiarato Schillaci, “è giunto il momento di costruire un sistema più efficiente e chiaro”. La riforma intende valorizzare le risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e garantire la sostenibilità economica del sistema, affrontando le criticità esistenti.
Impegni e sfide per il futuro
Nel suo intervento, il Ministro ha espresso gratitudine nei confronti del Sottosegretario Marcello Gemmato per il lavoro svolto, evidenziando come i primi mille giorni di governo abbiano tracciato un percorso chiaro verso una sanità più robusta e attenta alle esigenze dei cittadini. Schillaci ha affermato che sono stati effettuati investimenti significativi e introdotte riforme, ma ha anche riconosciuto che restano delle sfide, come la disorganizzazione e le lunghe liste d’attesa. “Ci guida la voglia di proteggere il Servizio Sanitario Nazionale e di garantire un accesso equo alle cure“, ha dichiarato.
Un approccio inclusivo e rispettoso
Il Ministro ha ribadito che il Testo Unico per la Farmaceutica non deve diventare un campo di contrattazione per interessi di parte, ma deve rimanere focalizzato sui diritti dei cittadini. Schillaci ha sottolineato l’importanza di un confronto aperto e rispettoso con tutti gli stakeholder, ma ha insistito sulla necessità di concentrarsi sulle soluzioni migliori per garantire efficacia ed equità. Ha quindi invitato il Parlamento a collaborare nel migliorare il testo, coinvolgendo Regioni, associazioni di categoria, società scientifiche e organizzazioni dei pazienti.
Obiettivi per una legislazione moderna
Il Ministro ha concluso il suo intervento affermando che il punto di partenza e di arrivo deve essere la creazione di una legislazione farmaceutica moderna e sostenibile, al servizio della salute pubblica. Schillaci ha espresso fiducia nel Sottosegretario Gemmato, convinto che saprà affrontare le sfide con rigore e disciplina, per un Servizio Sanitario Nazionale sempre più forte e vicino a chi ne ha bisogno.