Nelle prime ore del mattino del 3 febbraio 2025, le forze navali israeliane hanno avviato un’operazione intimidatoria nei confronti della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitaria diretta verso Gaza. Secondo quanto riportato dall’organizzazione umanitaria tramite un messaggio su Telegram, una delle navi principali, la Alma, è stata circondata in maniera aggressiva da una nave da guerra israeliana per diversi minuti. Durante questo episodio, le comunicazioni a bordo, comprese le trasmissioni a circuito chiuso, sono state disattivate da remoto, costringendo il capitano a manovre evasive per evitare una collisione.
Tensione crescente
La tensione è aumentata quando la stessa nave da guerra ha successivamente diretto le sue attenzioni verso un’altra imbarcazione della flottiglia, la Sirius. Le manovre intimidatorie sono proseguite per un periodo prolungato, prima che la nave militare si allontanasse definitivamente. L’organizzazione ha sottolineato che tali azioni mettono in serio pericolo la sicurezza degli equipaggi coinvolti.
Obiettivi della missione
La Global Sumud Flotilla è descritta come una missione pacifica e nonviolenta, con l’obiettivo di trasportare aiuti umanitari e civili provenienti da oltre 40 paesi. Gli organizzatori hanno dichiarato che ostacolare il passaggio della flottiglia è considerato illegale e qualsiasi attacco o intercettazione rappresenta un crimine di guerra.
Determinazione della flottiglia
Nonostante le aggressioni subite, la flottiglia ha ribadito la propria determinazione nel proseguire la missione. Il comunicato finale ha messo in evidenza l’intento di sfidare l’assedio imposto da Israele su Gaza, sostenere il popolo palestinese e portare aiuti a una popolazione che sta affrontando gravi difficoltà , tra cui la fame e la violenza.