Giorgia Meloni ha recentemente commentato le tensioni in corso, affermando: “Volete l’escalation”. In risposta, è emersa una netta difesa della legalità da parte di alcuni esponenti, con Antonio Tajani che ha dichiarato di aver chiesto a Israele di non ricorrere alla violenza. Nel frattempo, Donald Trump ha avvertito Hamas, indicando che ha a disposizione tre o quattro giorni per accettare il suo piano, altrimenti “sarà l’inferno”.
La Global Sumud Flotilla ha comunicato attraverso i suoi canali social che le imbarcazioni si stanno avvicinando a una zona ad alto rischio, avvertendo i partecipanti di essere in stato di massima allerta a causa dell’aumento dell’attività dei droni nella zona. Le imbarcazioni stanno navigando verso il blocco navale israeliano, e l’organizzazione ha reso noto che è possibile seguire la situazione in tempo reale attraverso il loro live streaming.
Navi non identificate si avvicinano alla flotilla
La Global Sumud Flotilla ha confermato che alcune navi non identificate si sono avvicinate a diverse imbarcazioni della flottiglia, alcune delle quali avevano le luci spente. I partecipanti hanno attuato i protocolli di sicurezza in previsione di un’eventuale intercettazione. Tuttavia, queste navi si sono successivamente allontanate. Questo aggiornamento è stato riportato da Reuters alle 04:39 di questa mattina.
La flotilla riduce il livello di allerta
In un aggiornamento, la Global Sumud Flotilla ha temporaneamente abbassato il livello di allerta mentre continua la navigazione verso la Striscia di Gaza. Gli equipaggi hanno lasciato il ponte delle imbarcazioni, dove si erano riuniti in stato di massima allerta, dopo aver superato l’area a rischio. Questa zona è stata teatro di due precedenti intercettazioni da parte delle forze israeliane, accompagnate dall’avvistamento di droni.
Un imbarcato sulla flotilla: “Pronti all’intercettazione israeliana”
Un partecipante alla Global Sumud Flotilla ha riferito su X che, sebbene nessuna nave sia stata intercettata fino a questo momento, tutte le imbarcazioni hanno effettuato preparativi d’emergenza in vista di un’eventuale intercettazione. Si segnala che navi della Marina israeliana si stanno avvicinando alla flottiglia, e alcune telecamere di sicurezza di diverse imbarcazioni risultano non operative.
La fregata Alpino avvisa che abbandona la flotilla
La fregata Alpino della Marina Militare Italiana ha emesso un secondo avviso ufficiale a tutte le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, avvertendo che non oltrepasserà il limite delle 150 miglia nautiche dalle coste di Gaza. Sin dal primo avviso, comunicato alle 16:30 di ieri, la fregata aveva offerto di “recuperare eventuale personale che desiderasse essere trasferito a bordo”.
La flotilla: “Attività dei droni in aumento”
La Global Sumud Flotilla ha ribadito su X di essere in stato di massima allerta, evidenziando un incremento dell’attività dei droni sulla flottiglia, a conferma del fatto che si è ormai entrati nella zona ad alto rischio.
La sumud flotilla: “Entriamo nella zona ad alto rischio”
La Global Sumud Flotilla ha comunicato di essere entrata in una zona ad alto rischio, avvertendo che Israele non permetterà la violazione del blocco navale sulla Striscia di Gaza. Secondo i media israeliani, la Marina e gli incursori della 13esima Flottiglia sono pronti a intercettare le imbarcazioni, ordinando loro di tornare indietro. Gli attivisti che si opporranno potrebbero essere trasferiti al porto di Ashdod e successivamente in prigione.
Un aggiornamento dalla nave supporto di Emergency
Non sono state fornite ulteriori informazioni specifiche riguardo all’aggiornamento dalla nave di supporto di Emergency.
Veglia notturna in piazza e sui social a sostegno della sumud flotilla
A Roma, il Global Movement to Gaza ha organizzato una veglia di sostegno per la Global Sumud Flotilla. L’evento, trasmesso in diretta, ha visto interventi da parte dei partecipanti a bordo delle imbarcazioni. La flottiglia si trova a meno di 200 miglia dalle coste palestinesi, e il rischio di un’intercettazione da parte di Israele è considerato sempre più concreto.
Axios: Qatar, Egitto e Turchia sollecitano Hamas ad accettare il piano Trump
Secondo quanto riportato dal portale Axios, Qatar, Egitto e Turchia stanno esercitando pressioni su Hamas affinché accetti la proposta di pace di Donald Trump. Alti funzionari di questi paesi hanno incontrato i leader di Hamas nelle ultime 24 ore per discutere il piano.
La flotilla: “Il governo italiano ci sta sabotando”
La Global Sumud Flotilla ha denunciato il comportamento del governo italiano, affermando che il ministro della Difesa ha informato gli attivisti della possibilità di lasciare le imbarcazioni prima di raggiungere la “zona critica”. Hanno definito questo gesto come un tentativo di sabotaggio e demoralizzazione della missione umanitaria.
Fonti militari israeliane: “Marina pronta a sequestrare la flotilla”
Fonti militari israeliane hanno confermato che la Marina è pronta a intervenire contro la Global Sumud Flotilla, con l’intento di sequestrare oltre 50 imbarcazioni. L’unità speciale Shayetet 13 parteciperà all’operazione, con l’obiettivo di trasferire gli attivisti su una nave militare e portare le imbarcazioni al porto di Ashdod.
La Cei: “Apriremo un ospedale a Gaza con il Patriarcato di Gerusalemme”
Monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha annunciato un progetto con il Patriarcato latino di Gerusalemme per l’apertura di un ospedale a Gaza, evidenziando la grave situazione sanitaria nella regione.
Trump, 3-4 giorni a Hamas per accettare il piano di pace per Gaza
Donald Trump ha dichiarato che Hamas ha un termine di tre o quattro giorni per accettare il suo piano di pace per Gaza, sottolineando che Israele e i Paesi arabi hanno già dato il loro consenso. Se Hamas rifiuterà l’offerta, Trump ha affermato che Israele agirà come riterrà opportuno.
Usa, il piano di pace di Donald Trump divide il mondo: tra approvazione e scetticismo
Il piano di pace proposto da Donald Trump ha suscitato reazioni contrastanti a livello globale, con alcuni che lo approvano e altri che esprimono scetticismo riguardo alla sua efficacia.
Flotilla, stasera in zona a rischio, nave Marina andrà via
Tony La Piccirella, uno degli italiani a bordo della Global Sumud Flotilla, ha confermato che la nave Alpino della Marina si fermerà e tornerà indietro, mentre la flottiglia procederà verso la zona di intercettazione.
Hamas ha avviato consultazioni su piano Trump, una fonte interna: “Sbilanciato a favore Israele”
Una fonte interna di Hamas ha definito il piano di Trump come sbilanciato a favore di Israele, imponendo condizioni che mirano a eliminare il gruppo militante.
Wafa, nove persone uccise dall’alba a Gaza
Un attacco delle forze israeliane a Khan Younis ha provocato la morte di tre membri della famiglia al-Najjar. Altri sei palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento a Deir al-Balah. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha documentato continui attacchi aerei su Gaza.
Uccisi o amputati senza anestesia, un rapporto ONU racconta le sofferenze dei bambini di Gaza
Un rapporto delle Nazioni Unite ha evidenziato le terribili sofferenze dei bambini a Gaza, documentando casi di uccisioni e amputazioni senza anestesia.
Netanyahu a Trump: “Accetto il tuo piano per permettere fine alla guerra a Gaza”
Benjamin Netanyahu ha dichiarato di accettare il piano di Trump per porre fine al conflitto a Gaza, elencando alcune delle condizioni previste durante una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca.
Il piano Trump: “Gaza sarà governata da un comitato palestinese temporaneo tecnocratico”
Il piano di Trump prevede che Gaza sia governata da un comitato palestinese temporaneo, sotto la guida di un nuovo “Consiglio per la Pace” internazionale, con l’ex Primo Ministro britannico Tony Blair tra i membri.
UNRWA: “Quasi mezzo milione di palestinesi sono intrappolati in un’area di non più di otto chilometri quadrati a Gaza”
Adnan Abu Hasna, portavoce dell’UNRWA, ha dichiarato che quasi mezzo milione di palestinesi sono intrappolati in un’area ristretta a causa dell’intensificarsi delle operazioni militari israeliane, con una grave crisi umanitaria in corso.